Già a rischio (per il terzo anno consecutivo) l'apertura invernale della Panarotta? I tempi si allungano e si aspetta il business plan mentre il tempo corre
C'è l'interesse per rilanciare la Panarotta ma non ancora le documentazioni complete: la deadline per le decisioni è stata posticipata. Un time out in attesa del piano industriale che rallenta procedure e scelte con la stagione invernale che si avvicina velocemente

PERGINE VALSUGANA. A rischio l'avvio della stagione invernale sulla Panarotta? Un altro anno, il terzo consecutivo, con gli impianti fermi? E' ancora presto ma i tempi tecnici non rassicurano. C'è l'interesse ma non ancora le documentazioni complete e la deadline per le decisioni è stata posticipata. A fine ottobre tutte le carte devono arrivare sul tavolo, poi la Commissione deve poter vagliare il piano industriale e quindi la scelta. A meno di accelerazioni nette, si parla di metà novembre, salvo poi ulteriori approfondimenti sull'aggiudicatario prima delle firme. Da non sottovalutare poi il subentro effettivo nella gestione della destinazione.
L'avviso pubblico per la manifestazione di interesse per gestire gli impianti della montagna in Valsugana è scaduto a metà settembre. La procedura non è andata deserta e potenzialmente si potrebbe delineare il rilancio della località ferma da 2 anni e che sembra versare nell'abbandono dopo tante difficoltà (Qui articolo). La prospettiva è di strutturare un'offerta di almeno 6 anni (rinnovabili di altri 6 su richiesta del conduttore).
C'è però un "ma". Le proposte di conduzione di Trentino Sviluppo, proprietaria degli asset funiviari della Panarotta, devono essere necessariamente riferite alla totalità delle strutture presenti in località e complete di piano industriale. E proprio quest'ultimo punto è il nodo. I documenti sarebbero arrivati incompleti di business plan.
Da qui la necessità di spendere un time out sull'iter e prorogare la possibilità di depositare il piano industriale entro fine ottobre. Solo successivamente all'arrivo degli incartamenti la Commissione chiamata a valutare le proposte può analizzare come si intende rilanciare la Panarotta.
Ci sono, almeno così sembra, dei punti fermi. Il sostegno di Provincia, Comunità di valle e Comuni, anche economicamente. Ma le idee sono chiare in Trentino Sviluppo (e quindi in linea teorica in piazza Dante): nessun passo più lungo della gamba. Il progetto deve garantire la sostenibilità economico-finanziaria per la stagione invernale ma, soprattutto, per quella estiva.
E in questa direzione rientra la richiesta di consapevolezza sulle scelte degli investimenti in epoca di crisi climatica e di un modello, sci-centrico e basato quasi esclusivamente sullo sci alpino, che non si è rivelato vincente per la Panarotta. Non a caso il progetto "lago" è stato riposto nel cassetto da Trentino Sviluppo per ipotizzare delle vasche interrate dalle dimensioni (e dai costi) più contenute.
Insomma, una progettazione "leggera" della località ma senza rinunciare all'ambizione di rilanciare e di posizionare sul mercato una destinazione che può vantare un bacino di utenza interessante e che può definirsi una porta del Lagorai. Il tempo, però, corre.