La propaganda di Mosca cambia tono, ora la guerra "non è più solo contro l'Ucraina ma contro la Nato" e nella televisione russa si parla di "Terza guerra mondiale"
Durante il suo intervento al Parlamento italiano il presidente ucraino Volodymyr Zelensky l'aveva detto chiaramente: “L'obiettivo è l'Europa, e l'Ucraina è il cancello per l'esercito russo. Ma la barbarie non deve entrare”. Ora la propaganda russa sembrerebbe confermare che la guerra non è solo contro Kyiv

TRENTO. “Si può dire che l'operazione speciale in Ucraina è degenerata in ciò che può essere tranquillamente chiamata Terza Guerra Mondiale”. A parlare è la presentatrice russa Olga Skabayeva che pochi giorni fa durante una trasmissione sul canale di Stato “Russia 1”, ha parlato della situazione in Ucraina e di come le forze russe nel Paese stiano combattendo la loro “operazione militare speciale” (il nome con il quale il regime di Putin si ostina a chiamare l'invasione) non solo contro le forze ucraine ma “contro l'infrastruttura della Nato, se non la Nato stessa”. Un cambiamento all'interno della narrazione portata avanti dalla propaganda russa, come spiega Micol Flammini sul Foglio, che sembrerebbe cercare di dare una spiegazione alle perdite accusate dalla Russia (in particolare dopo l'affondamento della Moskva, l'ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero) in una guerra che “doveva finire in due giorni e si sta protraendo da quasi due mesi”. Il responsabile insomma della resistenza ucraina, nella propaganda del Cremlino, deve necessariamente essere qualcuno di molto più potente di Kyiv, come appunto è la Nato. Ed è proprio contro la Nato quindi che la Russia starebbe combattendo.
And here we have it - in a rant seemingly aimed at explaining to viewers why the "special operation in Ukraine" is taking so long, Russian state TV presenter Olga Skabeyeva says her country is fighting World War Three against Nato
I've added subtitles pic.twitter.com/MQW0UfiQso
— Francis Scarr (@francska1) April 14, 2022
Il concetto è stato ribadito con ancora più forza pochi giorni dopo, sempre su “Russia 1” dalla caporedattrice di Russia Today Margarita Simonyan, che ha specificato: “Quando vediamo i difficili eventi che accadono, le perdite, dobbiamo renderci conto che non stiamo combattendo contro l'Ucraina” perché “da un punto di vista puramente tecnico, militare, stiamo combattendo contro la Nato. Stiamo combattendo contro un enorme opponente armato, il più potente ed in essenza l'unico del suo genere, l'unica organizzazione militare con un potere del genere. Noi stiamo combattendo da soli contro tutti loro. Quando qualcuno chiede perché siamo lì (in Ucraina ndr) da 50 giorni, il motivo è perché non è solo l'Ucraina, è la Nato”. Le parole della caporedattrice di Rt sono particolarmente significative, scrive Flammini, proprio perché Simonyan “è una delle voci più vicine al Cremlino, con Putin ha pianificato in questi anni la guerra dell'informazione” e “la sua linea è quella di Putin, quello che lei dirà è la versione ufficiale della propaganda sulla quale si costruiscono le azioni del Cremlino”.
As Russian state TV seeks a way to explain why the "special operation in Ukraine" is dragging on so much, there's more and more talk of a war being fought against Nato
RT boss Margarita Simonyan is the latest to make the claim (with subs) pic.twitter.com/P443cM4v3X
— Francis Scarr (@francska1) April 16, 2022
Le parole pronunciate sulla Tv di Stato russa (tradotte e messe a disposizione su Twitter da Francis Scarr, giornalista della Bbc Monitoring, la divisione che si occupa di monitorare appunto i mass media a livello internazionale) si accompagnano poi a quelle pronunciate alla Tv indiana dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov, scrive il Foglio, che rilanciano la narrazione che vedrebbe nell'espansione verso est della Nato la vera ragione dell'invasione ucraina (una versione, tra l'altro, riproposta spesso da diverse voci anche in Italia) e poi ancora da Sergei Karaganov, politologo russo di un Istituto vicino al Cremlino, che ha parlato della guerra in Ucraina come del tentativo “disperato” dell'Occidente di mantenere la propria egemonia. Durante il suo intervento al Parlamento italiano il presidente ucraino Volodymyr Zelensky l'aveva detto chiaramente: “L'obiettivo è l'Europa, e l'Ucraina è il cancello per l'esercito russo. Ma la barbarie non deve entrare”. Ora la propaganda russa sembrerebbe confermare che la guerra non è solo contro Kyiv.