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''Dalla Nato minaccia ai confini, un attacco preventivo per evitare guerra globale'', Putin alle celebrazioni del 9 maggio. Zelensky: ''E' come Hitler, il male e lo batteremo''

Il presidente della Russia ha parlato in piazza Rossa all'apertura delle celebrazioni per il Giorno della vittoria in cui si ricorda a Mosca la resa della Germania nazista nel 1945: "Una minaccia per noi assolutamente inaccettabile è stata sistematicamente creata, direttamente ai nostri confini. Tutto indicava che uno scontro con i neonazisti, Bandera, su cui puntavano gli Stati Uniti e i loro partner, sarebbe stato inevitabile"

Di L.A. - 09 maggio 2022 - 11:18

MOSCA. "La Russia non voleva l’aggressione, ma non ha avuto scelta, è stata una decisione forzata, tempestiva e l’unica giusta: la decisione di un Paese sovrano, forte, indipendente". A dirlo Vladimir Putin durante le celebrazioni del 9 maggio. "Il blocco Nato ha avviato lo sviluppo militare attivo dei territori a noi adiacenti. Così, una minaccia per noi assolutamente inaccettabile è stata sistematicamente creata, direttamente ai nostri confini. Tutto indicava che uno scontro con i neonazisti, Bandera, su cui puntavano gli Stati Uniti e i loro partner, sarebbe stato inevitabile. Ripeto, abbiamo visto come si sta sviluppando l’infrastruttura militare, come hanno iniziato a lavorare centinaia di consulenti stranieri, ci sono state consegne regolari delle armi più moderne dai paesi dell'Alleanza atlantica. Il pericolo cresceva ogni giorno e quindi è stato un attacco preventivo”.

 

Il presidente della Russia ha parlato in piazza Rossa all'apertura delle celebrazioni per il Giorno della vittoria in cui si ricorda a Mosca la resa della Germania nazista nel 1945. "I Paesi della Nato non hanno voluto ascoltarci. La difesa della Patria, quando il suo destino è stato deciso, è sempre stata sacra", ha spiegato Putin, rivolgendosi ai militari: "State combattendo per il nostro popolo nel Donbas, per la sicurezza della nostra Patria. Il nostro dovere è conservare la memoria di coloro che hanno schiacciato il nazismo. La Russia ha sempre sostenuto la creazione di un sistema di sicurezza uguale e indivisibile ma i Paesi della Nato non volevano ascoltarci, il che significa che in realtà avevano altri piani e lo vediamo".

 

La guerra in Ucraina, però, non sembra andare secondo i piani russi e nel corso di questi due mesi di invasione sono molti i generali russi rimasti uccisi nel conflitto. "La morte di ciascuno dei nostri soldati e ufficiali – ha aggiunto Putin – è un dolore irreparabile per tutti noi. Il personale militare arrivato dal Donbass partecipa alla parata. La Russia non voleva l’aggressione, ma non ha avuto scelta, è stata una decisione forzata, tempestiva e l’unica giusta: la decisione di un Paese sovrano, forte, indipendente".

 

La parte aerea durante la quale l'aviazione si sarebbe dovuta disporre a "Z" è stata cancellata per "le condizioni meteo". "Gli Stati Uniti, soprattutto dopo il crollo dell’Unione Sovietica, hanno iniziato a parlare della loro esclusività, umiliando così non solo il mondo intero, ma anche i suoi satelliti, che devono fingere di non accorgersi di nulla e ingoiare docilmente tutto. Non rinunceremo mai all’amore per la Patria, alla fede e ai valori tradizionali, al rispetto per tutti i popoli e le culture. E in Occidente, questi valori millenari, a quanto pare, hanno deciso di cancellarli. Tale degrado morale diviene la base per ciniche falsificazioni della storia della seconda guerra mondiale, incitando alla russofobia, elogiando i traditori, deridendo la memoria delle loro vittime, cancellando il coraggio di coloro che vinsero, battendosi per la vittoria".

 

E mentre Putin teneva il suo discorso nella piazza Rossa, il presidente dell'Ucraina ha postato un intervento su Telegram: "Lottiamo per la libertà dei nostri figli e quindi vinceremo. Non dimenticheremo quanto fatto dai nostri antenati durante la Seconda guerra mondiale, in cui sono morti 8 milioni di ucraini", il commento di Zelensky che in un altro video di alcune ore prima ha detto: "Colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. E’ condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato a imitare il loro assassino. E allora perderà tutto. Il cammino è difficile ma non ci sono dubbi che vinceremo. Questa giornata ha dimostrato che siamo già una parte a tutti gli effetti del mondo libero e di un'Europa unita. Questo è un evidente contrasto con la solitudine di Mosca nel male e nell'odio. La Russia perderà perché il male perde sempre".

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