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Il frutteto pedonabile di Termon e i freni che arrivano dai residenti e dai tecnici

Le piante a parete verticale sono state messe a dimora il 5 giugno nel terreno che la Fondazione Mach ha preso in affitto per il progetto. La destinazione originaria del terreno che confina con il campo sportivo di Termon era diversa. Anche l’epoca di piantamento è tardiva
DAL BLOG
Di Sergio Ferrari - 11 giugno 2017

 Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele

Le prime piante di melo fornite dal vivaio Mazzoni di Ferrara già predisposte per essere allevate a parete verticale sono state messe a dimora il 5 giugno 2017 nel terreno che la Fondazione Mach ha preso in affitto per realizzare il progetto sperimentale di frutteto pedonabile finanziato dalla Provincia di Trento con fondi del Piano di sviluppo rurale 2014-2020.

 

Il terreno si trova sopra l’abitato di Termon frazione del comune di Denno. I censiti non condividono la scelta di destinare il campo ad ospitare il progetto proposto da Fondazione Mach, Apot e CIF (Consorzio innovazione frutta).

 

La destinazione originaria del terreno che confina con il campo sportivo di Termon era diversa. Anche l’epoca di piantamento è tardiva. Ma i promotori del progetto hanno voluto rispettare i tempi previsti. Anche contro il parere dei tecnici frutticoli. 

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