Il clima è mite e il bostricolo si risveglia, la presenza è consistente


Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Il monitoraggio della popolazione di bostrico nei boschi colpiti dalla tempesta Vaia effettuato durante la stagione 2019 da Cristina Salvadori della Fondazione Mach ha confermato una presenza dell’insetto lignicolo definita consistente, ma inferiore al livello temuto.
La media di insetti adulti catturati nelle 221 trappole a feromoni era compresa tra 1.000 e 6.600 unità. Al di sotto quindi della soglia di allerta di 8.000 catture.
Solo il 10% delle trappole aveva catturato quantità superiori, fino a 52.600 esemplari. Ma si trattava di popolazione già presente negli anni precedenti alla tempesta.
Il problema torna alla ribalta a seguito delle temperature miti del mese di febbraio. In annate normali gli adulti svernanti riprendono l’attività quando la temperatura media dell’aria raggiunge almeno 18 gradi.
Verso la metà di aprile nella fascia compresa fra 800 e 1.000 metri di altitudine. Non prima della metà di maggio a quote più elevate. Il clima mite registrato finora induce Cristina Salvadori a ritenere probabile una ripresa anticipata del bostrico.
Alcune uscite di controllo nelle zone più calde del Trentino potranno confermare o disattendere la previsione.