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''Non vi lascerò orfani: verrò da voi''

Il brano che viene proposto alla lettura questa domenica segue direttamente quello commentato la scorsa settimana: "Io sono la via, la verità e la vita". Siamo ancora nel vangelo secondo Giovanni, dove troviamo Gesù istruire i discepoli prima della sua Passione e Risurrezione
DAL BLOG
Di Alessandro Anderle - 16 maggio 2020

Laureato in Filosofia e in Scienze Religiose. Insegno Pluralismo e dialogo fra le religioni,

Gv 14,15-21 [In quel tempo], Gesù disse: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».

 

Il brano che viene proposto alla lettura questa domenica segue direttamente quello commentato la scorsa settimana: «Io sono la via, la verità e la vita». Siamo ancora nel vangelo secondo Giovanni, dove troviamo Gesù istruire i discepoli prima della sua Passione e Risurrezione.

 

Il Maestro qui sembra indicare la modalità in cui diviene possibile seguire “la via di Gesù”: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti». L'osservanza dei comandamenti (primo fra tutti proprio il comandamento dell'amore) non viene fatta dipendere da un “bisogno” legato alla salvezza, né tantomeno da un'introduzione “misterica” ad un qualsivoglia culto. Non dipende nemmeno dalla capacità di desumere il comandamento dal ragionamento logico: l'osservanza dei comandamenti dipende ancora una volta da un sentimento, quello dell'amore, provato verso Gesù stesso.

 

Il “dono” che Gesù promette ai discepoli che lo ameranno, e che quindi osserveranno i suoi comandamenti, è lo Spirito di Verità, « un altro Paràclito». Quando Gesù non sarà più visto dal mondo, lo spirito inviato dal Padre fungerà, appunto, da Paraclito, letteralmente da avvocato difensore, da testimone. I discepoli, coloro che ameranno Gesù, non verranno «lasciati orfani» una volta raggiunta la vita in Gesù, e con Gesù nel Padre.

 

Sulla fede delle persone è impossibile dire qualche cosa, tanto meno provare il fatto che alcune persone parlino nello Spirito di verità e altre beceramente lo strumentalizzino. Però Gesù lascia un riferimento essenziale per il discernimento: coloro che amano davvero il Messia, sono anche coloro che, visibilmente, attuano i suoi comandamenti. In altre parole il “cristiano” non è colui che dice “ama!, ama!” - per parafrasare altre parole del Maestro -, ma è colui che passa la propria esistenza nell'amore e per l'amore dell'altro.

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