Vigili del fuoco volontari in azione, le esercitazioni in piazza Duomo sono uno spettacolo
Sono circa 250 quelli in servizio attivo 85 gli allievi, in ogni caserma anche la presenza femminile.

TRENTO. Santa Barbara, la martire patrona dei vigili del fuoco, è stata celebrata anche nel capoluogo. Tutti i corpi dei volontari della città si sono dati appuntamento in piazza Duomo e hanno messo in scena le loro abilità: con l'acqua, con il fuoco, con le fughe di gas. Hanno formato anche la scritta TN18, per sostenere Trento alla candidatura di capitale della cultura 2018, e hanno sfilato per il centro storico con la divisa storica.
Insomma hanno fatto festa, orgogliosi di mostrare ai cittadini incuriositi non solo le loro capacità nell'intervento ma anche i loro mezzi rosso fiammante, le loro divise tirate a lustro. Effettivi, allievi e complementari, vigili del fuoco provenienti dai 13 corpi della città.
Mentre dagli altoparlanti venivano descritte le azioni, in mezzo alla piazza i volontari effettuavano azioni spettacolari. Prima la manovra che simulava un allagamento, con il posizionamento delle idrovore, poi l'esibizione che mostrava al pubblico il tipico intervento per lo spegnimento del gas, poi il rotolamento di un bombola in fiamme e il suo recupero, poi lo spegnimento di un braciere attraverso il soffocamento della fiamma.

"Sono circa 250 quelli in servizio attivo - racconta la voce al microfono - 85 allievi, in ogni caserma anche la presenza femminile. In tutto - continua la spiegazione - sono circa 350 i Vigili del fuoco volontari in città, comprensivi anche dei vigili complementari che per età o impossibilità fisica non possono partecipare alle azioni ma sono fondamentali nel supporto".
"Quest'anno, spiegano i responsabili dei corpi, sono stati effettuati circa 2.000 interventi, incidenti, incendi, servizi tecnici di supporto e tantissime ore di esercitazioni in caserma". E anche sulla dotazione di mezzi non si scherza: "Sono differenziati anche in base alle tipologie di interventi peculiari di ogni caserma - spiegano - A Gardolo, che deve gestire un'importante area industriale, c'è un'autobotte e specialmente delle idrovore per affrontare gli allagamenti. Invece i corpi della collina sono dotati maggiormente di mezzi fuoristrada e boschivi.
La giornata si è conclusa con la sfilata dei corpi in divisa (alcuni con quella storica) e del corpo musicale Città di Trento dopo l'ammassamento in via Verdi e dopo aver posato per la foto dall'alto scattata mentre gli stessi volontari formavano la scritta #TN18. Finale a palazzo Geremia dove il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, l'assessore Italo Gilmozzi e l'ispettore distrettuale Giacomo de Sero hanno tenuto le celebrazioni ufficiali.