In viaggio col Treno della Memoria, direzione Auschwitz. Il diario dei giovani trentini
Sono 700 i ragazzi che oggi sono partiti per la Cracovia. Circa 180 i trentini che in questa settimana racconteranno per il Dolomiti emozioni, esperienze e quanto vedranno durante questo importante viaggio. Margherita, Caterina e Francesco spiegano cosa si aspettano e come sono arrivate fino a qui

TRENTO. Sono partiti oggi verso l'ora di pranzo. Le emozioni sono variabili: tutti sanno che andranno incontro ad un'esperienza forte, importante per la loro crescita e formazione. Ma poi, giustamente (sono tutti ragazzi di età compresa tra i 17 e i 24 anni) c'è anche la curiosità, la voglia di fare nuove conoscenze e nuove esperienze. Sono circa 180 i ragazzi trentini, ai quali durante il viaggio si sono aggiunti altrettanti coetanei altoatesini ed altri dal Tirolo, che sono partiti oggi. E a loro si aggiungono i ragazzi provenienti dal resto d'Italia per un totale di 700 giovani tutti diretti a Cracovia.
La partenza era fissata da Piazza Dante, a Trento, alle 13. Il progetto si chiama Promemoria Auschwitz ed è qualcosa di più di un semplice viaggio nei luoghi della memoria e dell'orrore nazista. "E' un percorso a tutto tondo di educazione rivolto alla cittadinanza - ci spiga Antonio Trombetta il presidente di Deina Trentino, l'associazione che organizza il viaggio - attraverso la promozione della partecipazione. Un progetto pensato per accompagnare le giovani generazioni alla scoperta e alla comprensione di quanto accaduto allora e di quanto potrebbe accadere oggi. Specie in questa fase che si lavora più a costruire muri che a costruire ponti e certi partiti e movimenti politici soffiano sul fuoco del razzismo e della paura dell'altro. Pensiamo sia infatti necessario partire dalle conoscenze e dai punti di riferimento dei giovani, destinatari ma soprattutto protagonisti del progetto, per proporre questo percorso che riteniamo sia per loro innanzitutto una opportunità di crescita, di approfondimento e di confronto".

"Ci aspettiamo che sarà una bella esperienza - raccontano alla partenza Margherita (18 anni) e Caterina (17 anni) del Floriani di Riva del Garda - ma anche che sarà un'esperienza molto forte sul piano emotivo anche se siamo state preparate. Il progetto Promemoria Auschwitz, infatti, prevede un avvicinamento al viaggio fatto di incontri e approfondimenti. Uno ogni due settimane a partire da dicembre. E già in questo percorso abbiamo vissuto momenti molto forti. Per esempio ci hanno fatto sentire il discorso di un gerarca nazista fatto alle famiglie che dovevano sfollare. E provando ad immedesimarci in quelle persone c'era davvero da star male".

"Siamo anche stati a Bolzano a visitare i luoghi del fascismo e quelli della comunità ebraica - aggiunge Francesco studente di 17 anni del Liceo Da Vinci di Trento - e anche quello è stato un viaggio molto importante che mi ha permesso di farmi un'idea più accurata di quello che è stato il fascismo. Gli incontri di formazione sono stati davvero appassionanti e importanti sul piano culturale e umano. Adesso vedremo cosa ci aspetta a Cracovia e ad Auschwitz. Sono molto curioso di capire anche come reagirò io alle sensazioni che trasmettono quei luoghi".
E come reagiranno questi ragazzi lo scopriremo insieme. Grazie all'associazione di promozione sociale Deina che segue il progetto e assieme ai giovani viaggiatori terrà per il Dolomiti un diario per raccontarci questo importante viaggio.

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