In Veneto strada innevata, in Trentino tutto pulito. Risultato: la provinciale resta inutilizzabile
La strada 212 che collega di qua Castel Tesino e di là Col Perer e più avanti Arsiè negli scorsi giorni si mostrava così, come è stata ritratta dal giornalista Roberto Baggio su Facebook. Una foto che ripropone la questione dei comuni di confine

GRIGNO. Di qua strada pulita e viabilità garantita; di là neve intonsa "sporcata" solo dagli pneumatici di qualche "coraggioso" che ha deciso lo stesso di affrontare l'avventura. Di qua siamo in Trentino, di là in Veneto. La foto è stata pubblicata da Roberto Baggio, giornalista de il Giornale di Vicenza, e riguarda il tratto di strada provinciale 212 che collega di qua Castel Tesino e di là Col Perer e più avanti Arsiè. E' di due giorni fa ma ha già scatenato una bella bagarre sui social. D'altronde fa specie vedere come il tratto trentino sia completamente sgombro da neve, grazie a un efficiente intervento di spazzaneve, mentre un centimetro dopo il confine non sia stato, evidentemente, ripulito nulla. I veneti gridano ai privilegi. I commenti sui social si sprecano a ribadire che "son buoni tutti con i soldi delle province autonome a tenere pulite le strade" e che "se anche il Veneto si tenesse le sue risorse come fa il Trentino viaggerebbe a tutt'altra velocità".
Un problema quello dei comuni confinanti veneti con il Trentino di evidente disparità di trattamento che negli anni si è tentato di risolvere anche politicamente. Nel 2010 Dellai e Galan avevano siglato l'intesa tra la Provincia autonoma di Trento e la Regione Veneto per i comuni di confine per promuovere uno "Sviluppo economico", più coordinato qualora si presentassero tematiche di carattere transfrontaliero, andando a incidere al tempo stesso sul territorio trentino e su quello veneto, a favore delle aree maggiormente svantaggiate.
E solo per il 2011 era stata raggiunta un’intesa per il finanziamento di tutti i progetti intercomunali che avessero interesse reciproco e fossero proposti dagli Enti locali delle zone di confine (erano stati messi 12 milioni di euro a disposizione del progetto, di cui 10 della Provincia autonoma di Trento). Ed è degli scorsi giorni l'annuncio proprio del Fondo dei comuni confinanti, che ha stanziato tre milioni di euro per collegare Cogollo del Cengio – e l’adiacente Arsiero – all’alta valle del torrente Astico e quindi all’area trentina per realizzare la Valdastico ciclabile.
Insomma l'unione fa la forza e questa foto lo dimostra: inutile spazzare solo fino al confine. La strada resterà comunque inutilizzabile. Solo se si lavora insieme, al di qua e al di là, si può andare avanti, in tutti i sensi.