Un anno di immigrazione in Trentino: dal "muro" al Brennero al primo fiocco rosa
Dodici mesi di notizie su accoglienza e integrazione, crisi e sorrisi fino ad arrivare alle 1.500 persone che in Trentino hanno preso parte alla fiaccolata sull'accoglienza

TRENTO. Un anno di notizie, iniziative a tantissimi focus sul fenomeno migratorio nello scenario locale, nazionale e globale. Un mondo che anche nel 2016, grazie a Cinformi, è stato raccontato e approfondito, giorno dopo giorno. Tantissime notizie dall'arrivo delle famiglie siriane in Trentino, all'infuocata questione del Brennero fino ad arrivare ai dati in controtendenza degli stranieri sul nostro territorio. Dodici mesi di accoglienza e integrazione raccontati in pillole
GENNAIO
Il 2016 si apre in Trentino con una notizia che esprime, simbolicamente, la stabilizzazione dei “nuovi cittadini” sul territorio provinciale. Il primo fiocco – rosa – arrivato in provincia di Trento è della piccola Isabella, figlia di genitori di origine romena.
In gennaio arriva la notizia un altro indicatore di stabilità della comunità migrante, in questo caso nel più ampio scenario italiano: sono stati 39mila gli acquisti di prime case da parte di cittadini di origine immigrata nel 2015 in Italia, l’8,3% in più rispetto al 2014. Lo afferma il Rapporto “Immigrati e casa” di Scenari Immobiliari, di cui dà notizia Il Sole 24 ORE.
La qualità degli immobili è tendenzialmente bassa; quasi mai si tratta di nuove costruzioni e i pochi migranti che ottengono il credito bancario cercano l'occasione di potersi sistemare in una casa mediamente grande, dove accogliere tutta la famiglia.
FEBBRAIO
Il mese si apre con l'annuncio di “One Team”, il progetto di responsabilità sociale creato nel 2012 da Euroleague Basketball che si propone di trasmettere, attraverso il gioco della pallacanestro, valori positivi. La Dolomiti Energia Trentino, uno dei 10 club di Eurocup ad essere stato incluso a inizio stagione nel progetto promosso da Euroleague Basketball, sviluppa insieme ad Atas onlus e Centro Astalli Trento - realtà impegnate, su coordinamento del Cinformi della Provincia autonoma di Trento, nell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale - un programma di 10 allenamenti per i profughi presenti in Trentino. L'iniziativa si rivela un successo e vede l'adesione di decine di persone fra migranti e autoctoni.
Il 12 febbraio diventa pienamente operativa la Residenza Fersina a Trento, entrando ufficialmente a far parte del sistema trentino di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale.
L'attivazione della “Fersina” coincide peraltro con l'avvio di una nuova logistica di accoglienza che vede proprio la struttura di Via al Desèrt quale luogo di arrivo dei profughi in Trentino.
Il Rapporto immigrazione del Cinformi annuncia a febbraio una svolta “storica”: per la prima volta da oltre vent'anni, il dato relativo ai cittadini immigrati residenti in Trentino mostra un segno negativo. Guardando ai dati in dettaglio, sono 50.104 all'1 gennaio 2015 i cittadini stranieri residenti in provincia di Trento. L’incidenza sulla popolazione totale è del 9,3%, valore al di sopra della media nazionale (8,2%) ma in linea col Nordest italiano.
Incontro a Roma il 22 febbraio fra i tre presidenti dell'Euregio, Ugo Rossi, Arno Kompatscher e Günther Platter e il ministro degli interni italiano Angelino Alfano sulla situazione al Brennero.
In febbraio il Consiglio dei ministro adotta il primo Piano nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani.
MARZO
Grazie, grazie e ancora grazie. Lo dice più volte uno dei padri di famiglia siriani accolti in Trentino durante l'incontro con la stampa a inizio marzo a Trento nel quale viene presentata l'iniziativa del primo corridoio umanitario per l'arrivo di profughi in Europa.
Con un Ordine del giorno approvato con maggioranza trasversale, il Consiglio provinciale trentino ha impegnato la Giunta provinciale a sostenere il progetto di apertura del canale umanitario con il Libano al fine di mettere in protezione un gruppo di 7 famiglie, per un totale di 29 persone (oggi 30 grazie ad un nuovo nato). I siriani alloggiano a Villa San Nicolò, nei pressi di Ravina.
APRILE
Profughi e confine del Brennero: il governatore del Trentino, Ugo Rossi, invia un messaggio al ministro degli esteri austriaco, Sebastian Kurz presente a Bolzano ad un vertice con i tre presidenti dell'Euregio, Rossi, Kompatscher e Platter. "Come presidente dell'Euregio – afferma Rossi – ho ribadito che il confine non è la vera soluzione del problema. Capiamo ovviamente che la decisione dell'Austria è motivata da ragioni oggettive, ma dobbiamo continuare a lavorare assieme e chiedere la massima serietà, all'Italia ma soprattutto all'Europa che deve impegnarsi a non lasciare soli gli Stati ad affrontare l'emergenza profughi".
MAGGIO
Esprimere la propria gratitudine contribuendo, a titolo volontario e gratuito, a rendere ancora più pulita la città che li accoglie. Questo lo spirito che anima i profughi impegnati nella pulizia delle strade di Rovereto, in Trentino. L'iniziativa, presentata nel mese di maggio, è frutto della sinergia fra Comune, Cinformi e CLA - Cooperativa Jobs.
La città di Trento il 14 e il 15 maggio è crocevia delle varie culture di origine di cittadini provenienti da 40 paesi da tutto il mondo grazie alla “Festa dei Popoli” organizzata dalla Diocesi di Trento in collaborazione con il Comune di Trento e il Cinformi. Tra i migranti in festa, anche alcuni richiedenti protezione internazionale accolti in Trentino.
GIUGNO
A metà anno il Censis ipotizza le conseguenze di un'Italia senza immigrati. Lo scenario tracciato mostra che senza i migranti l'Italia sarebbe un paese con 2,6 milioni di giovani under 34 in meno e sull'orlo del tracollo demografico.
Giugno è il mese in cui l'Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, definisce il quadro del fenomeno dell'asilo nel mondo. Nel 2015 guerra e persecuzioni hanno portato ad un significativo aumento delle migrazioni forzate che hanno toccato livelli mai raggiunti in precedenza. Nella Giornata mondiale del Rifugiato (20 giugno) il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, parlando delle persone in fuga nel mondo definisce il fenomeno un “dramma dell'umanità che non conosce soste”.

Musica, teatro, danza, dialoghi, libri, racconti, momenti di incontro, conviviali e di approfondimento. Sono diverse le iniziative organizzate in Trentino in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.
In giugno il Cinformi cambia indirizzo e si sposta in via Lunelli, in una sede più ampia, logisticamente più efficiente e facilmente raggiungibile dai tanti cittadini, italiani e stranieri.
LUGLIO
In Italia gli immigrati versano ogni anno 8 miliardi di contributi sociali e ne ricevono 3 in termini di pensioni e altre prestazioni sociali, con un saldo netto di circa 5 miliardi. Lo afferma in luglio il presidente dell'Inps Tito Boeri.
Sport strumento di inclusione: il Trentino Cricket Club vince in luglio, con una giornata d'anticipo, lo scudetto italiano 2016. È il terzo titolo tricolore nel massimo campionato nazionale dopo gli scudetti vinti nel 2011 e nel 2012. La squadra che ha portato l'aquila gialloblù a dominare sui campi di tutta Italia è composta in gran parte da “nuovi trentini” originari del Pakistan.
AGOSTO
Cala il numero degli stranieri in Trentino come conseguenza in gran parte dell’aumento delle acquisizioni della cittadinanza italiana. Al 1° gennaio 2016 la popolazione straniera residente ammonta a 48.466 persone, il 9% del totale della popolazione. Rispetto alla provenienza, i cittadini romeni continuano ad essere la comunità più numerosa (21,1% degli stranieri totali), seguiti da albanesi (13,2%) e da marocchini (8,5%). Le donne costituiscono il 53,7% degli stranieri residenti in Trentino.
Estate, tempo di vacanze ma non per la rete dell'accoglienza profughi in Trentino e per i tanti volontari e cittadini che anche in agosto si attivano per valorizzare il tempo libero dei richiedenti asilo. Dai momenti di conversazione per favorire l'apprendimento della lingua italiana alle visite degli scout, senza dimenticare il progetto “Biciclette contro il razzismo” con escursioni su due ruote fra trentini e “nuovi trentini”.
SETTEMBRE
Il mese di settembre vede l'ultima tappa di “BAR - Bicycles Against Racism”, il percorso di escursioni in bicicletta contro il razzismo che si conclude nel mese di ottobre con la partecipazione a “L’Eroica”, una fra le più importanti corse cicloturistiche vintage del mondo. Domenica 2 ottobre, due trentini e tre richiedenti protezione internazionale accolti sul territorio provinciale partecipano a “L’Eroica” di Gaiole in Chianti fra cinquemila partecipanti da ogni angolo del mondo.
OTTOBRE
A inizio ottobre la Residenza Fersina di Trento apre le porte all'intera comunità in occasione della “Settimana dell'accoglienza” promossa da Cnca. Un'importante occasione di dialogo e incontro ma anche di trasparenza.
Senza precedenti il numero di minori rifugiati e migranti arrivati in Italia nel 2016. Lo dicono a ottobre i dati più recenti forniti dell’Unicef, secondo i quali sono oltre 20.000 i minori non accompagnati o separati giunti sulle coste italiane. Nel 2015 sono stati 16.500, dei quali 12.300 non accompagnati.
Nel mese di ottobre viene messa la parola “fine” ad una lunga controversia. Il contributo di importo variabile tra 80 e 200 euro per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno non si paga più.
Ottobre è anche il mese in cui viene presentato il Dossier statistico immigrazione realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos. Il Dossier viene presentato a Trento, nella sede del Cinformi.
NOVEMBRE
Viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore il 4 novembre la legge che contiene le “Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo”. Il Trentino si commuove conoscendo la storia di Abodulaye, richiedente protezione internazionale giunto in Italia dalla Libia. Il giovane senegalese viene accolto da una famiglia trentina, scopre di essere gravemente malato e si spegne lentamente. Durante la malattia, l'abbraccio della famiglia non viene a mancare ed anzi si stringe ulteriormente.
Ventiquattro donne di origine africana richiedenti protezione internazionale arrivano il 21 novembre a Lavarone, nella Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, in Trentino. Sono partite dal Campo della Protezione Civile di Marco di Rovereto e hanno trovato sistemazione presso la struttura delle Suore Elisabettine, ora gestita dalla Provincia autonoma di Trento nell'ambito del progetto di accoglienza profughi.
DICEMBRE
Il mese si apre con l'atto finale dell'esperienza di volontariato dei profughi nel “Progettone”. I richiedenti asilo hanno raccolto con entusiasmo l’invito ad attivarsi, a titolo volontario, per il territorio che li accoglie ed hanno onorato l’impegno assunto. L'1 dicembre a Trento, presso la sede di CLA – Consorzio Lavoro Ambiente, al secondo gruppo di venti profughi impegnati nell'iniziativa è stato consegnato l’attestato di partecipazione.
Il 6 dicembre circa 1.500 persone prendono parte alla fiaccolata a sostegno di un Trentino solidale e accogliente che si svolge nel capoluogo. In Piazza Duomo viene letto un appello ai valori che esprimono vicinanza alle persone che hanno vissuto situazioni di difficoltà, con particolare riferimento ai richiedenti protezione internazionale. Poi la partecipata fiaccolata per le vie del centro, illuminato dalle luci portate da cittadini e rappresentanti delle istituzioni, dell'associazionismo e del volontariato.
Nell'edizione 2016 della classifica sulla qualità della vita stilata da Il Sole 24 ORE, resa nota a metà dicembre, il Trentino si conferma al terzo posto. Fra gli indicatori che hanno “spinto” il Trentino verso l'alto della classifica, spiccano i parametri demografia/famiglia/integrazione. Sala affollata il 17 dicembre all'Oratorio S. Antonio di Trento per la cena preparata dai profughi accolti sul territorio provinciale. Una settantina di persone risponde all'invito rivolto alla comunità a partecipare all'evento di chiusura del corso di cucina tenuto da Riccardo Mosna. Nel 2016, ogni giorno, in media 14 persone sono morte nel Mar Mediterraneo nei “viaggi della speranza”. Si tratta, afferma a fine anno l'Agenzia Onu per i rifugiati, del numero più alto mai registrato.