In Trentino il 5% della popolazione soffre di depressione. Maggior rischio per le donne ma per gli uomini è difficile parlarne
Il 7 aprile si celebrerà la Giornata Mondiale della Salute. Tra gli obiettivi "sensibilizzare la popolazione a non sottovalutare lo stato depressivo e a parlarne"

TRENTO. Le donne, le persone che arrivano a difficoltà a fine mese e chi ha almeno una patologia. Sono questi, secondo i dati “PASSI” della Provincia di Trento, i soggetti maggiormente rischio ad avere sintomi depressivi.
Secondo i dati, aggiornati al 2016, risulta che in Trentino la prevalenza di persone adulte con sintomi che definiscono lo stato di depressione è del 5% (circa 17 mila persone). In Italia questa prevalenza è mediamente del 6%.
Questi alcuni dei dati diffusi in occasione della Giornata Mondiale della Salute che si celebrerà domani. La depressione rappresenta una importante sfida di sanità pubblica ed è stata scelta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come tema di quest'anno.
La prevalenza delle persone con sintomi di depressione non mostra differenze tra gli ambiti territoriali provinciali, né cambiamenti nel tempo (anni 2008-2016). Oltre un terzo (34%) di chi presenta sintomi di depressione non ne ha mai parlato con nessuno, il 28% si è rivolto ad un medico o altro operatore sanitario, il 22% ne ha parlato in famiglia o con amici, il 16% ad entrambi (medico e famiglia/amici).
Gli uomini e gli stranieri hanno più difficoltà a esprimere il proprio disagio. Il disagio mentale rimane comunque un problema importante, delicato e difficile da affrontare. L'obiettivo della giornata è quella di sensibilizzare la popolazione a non sottovalutare lo stato depressivo e a parlarne. Dall'altro lato invitare gli operatori sanitari a facilitare la comunicazione dei loro assistiti anche sugli aspetti di salute mentale.