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Trentino Brand New, nuovi immaginari per un territorio, una comunicazione indipendente

L’hub culturale Fies Core ha prodotto nel workshop ‘Trentino Brand New’ nuovi format di comunicazione del territorio che mettono insieme arte e cultura con il processo dello story making oltre i luoghi comuni e la fiction della tradizione locale

Di Adele Gerardi - 07 aprile 2017 - 18:25

DRO. Esiste uno spazio di narrazione del territorio nel mondo di mezzo tra la comunicazione istituzionale e quella dal basso di social e web? E chi potrebbe occupare questa preziosa posizione portando valore aggiunto?

Rispondere a questi interrogativi è lo scopo del workshop ‘Trentino Brand New’ di ‘Fies Core’, l’hub culturale privato avviato nel 2014 da Virginia Sommadossi, responsabile dei progetti di comunicazione e identità visiva della Centrale Fies.

 

Il workshop, finanziato dalle Politiche Giovanili della Provincia e realizzato con il supporto di Centrale Fies Art Work Space, si è svolto in cinque giorni di incontri nel dicembre 2016 ed ha coinvolto un team di 25 persone, selezionate da Facebook attraverso un teaser che doveva suscitare l’interesse a partecipare a un’attività collettiva e partecipata per una nuova comunicazione del territorio rivolta agli  autoctoni e ai turisti.

 

Il progetto consisteva nell’ideazione di campagne di comunicazione collettive, indipendenti, partecipative e senza committenti. Nel team le professioni più diverse: operatori turistici, comunicatori, design thinkers, operatori culturali, artisti, universitari.

 

“Volevamo riflettere sul binomio cultura e turismo - racconta Virginia Sommadossi ideatrice del workshop coordinatrice delle diverse attività - trovando nuove modalità per far interagire i cittadini in processi di elaborazione su questioni del territorio trentino che vanno dall’alpeggio antropizzato all’agricoltura biologica, senza dimenticare i cambiamenti climatici per un possibile futuro senza neve. Il turismo non si importa e non s’impianta, ma si sviluppa nei territori con il concorso di chi ci vive e ci lavora: dove vivono bene gli abitanti si trovano bene anche i viaggiatori”.

 

Cinque giorni fecondi, nei quali sono nati sette nuovi concept di comunicazione, i tre principali sono 'Dark zone', 'Trentinooooo' e 'Trentino horror week end'.

 

Il primo, diventato anche immagine ufficiale di 'Trentino Brand New' è 'Dark zone'. Nasce da una tematica che per il Trentino sarà sempre più grave e che quest'anno ha già dato un piccolo anticipo: la quasi totale assenza di neve sotto una certa quota. Se la riflessione, nel concept, ha prodotto una delicata ipotesi di comunicazione rassicurante e autoironica per i nostri ospiti, all'interno del gruppo ha fatto sorgere un pensiero rivolto al futuro, ai cambiamenti climatici, a quali attività e che tipo di inverno dovremmo aspettarci e comunicare ai viaggiatori. L'immagine è stata veicolata sui social dal secondo giorno di lab e ad oggi è un poster con gli sciatori su una montagna di panna.

 

Il concept della campagna 'Trentinooooo' è un progetto in fieri nato da una riflessione su cosa sia tradizione e cosa sia fiction, sulla reinterpretazione delle tradizioni trentine, sul confine tra autenticità e identità, un sito internet ospiterà varie sezioni dedicate sia ai visitatori che ai residenti.


La riflessione sul concetto di autenticità rispetto a sagre, feste di paese e tradizioni, così come sul far diventare ogni cosa 'Gardaland' affinché sia di facile godibilità e ad alto divertimento ha prodotto un concept nel concept: 'Trentino horror weekend'. Le cartoline da vendere nei bar e nelle edicole di paese sul retro recitano: 'Vieni in Trentino a fare un weekend immerso nei tòpoi dell’horror! Laghi neri, stregoneria, Krampus, castelli, precipizi, orsi, centrali idroelettriche dismesse, asce e tutto quello che ti serve per un tranquillo weekend di paura!'

 

Alla sessione collettiva molti i tutor tra cui design thinking come Mafe De Baggis e Filippo Pretolani, per connettere il pensiero dei partecipanti e stimolare la creatività; una lettura dell’immaginario attuale con Stefano Ceci, esperto nel settore turistico e nel marketing territoriale; un lavoro collettivo di story making per creare immagini inedite con Elisa Di Liberato di Fies Core; e poi ancora Roberta Segata una fotografa che in realtà viene dal mondo della coreografia, per far entrare nei processi di pensiero e creatività, per attivare l'intelligenza laterale, attraverso un tuffo in una pratica artistica capace di donare uno strumento in più da inserire ai processi di comunicazione turistica, Luca Melchionna per la creazione di una strategia di comunicazione per cominciare a diffondere il nuovo immaginario.

 

Le altre campagne, ancora in via di lavorazione, usciranno in questi mesi sul sito ufficiale (Qui info). 

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