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Torrione, affitto da 88 mila euro: ok, il prezzo giusto. Anche l'ex Ostello di via Manzoni cerca 'padrone'

La società Mc1 ha sbaragliato la concorrenza, presentando l'offerta di gran lunga migliore. Il bando per l'ex Ostello scade mercoledì 8 febbraio prevede invece due lotti rispettivamente di oltre 2 milioni e oltre 600 mila euro. Alcune parti sono di interesse storico artistico

Di Luca Andreazza - 26 gennaio 2017 - 19:10

TRENTO. Un bando è stato assegnato, mentre per l'altro il tempo per presentare le domande scade mercoledì 8 febbraio. Il Torrione di piazza Fiera potrebbe ritornare ai fasti di un tempo: il bando d'appalto è stata vinta da Mc1, un gruppo composto da un architetto, un ingegnere e due gestori di un bed&breakfast per un canone di affitto di circa 88 mila euro all'anno. La società ha presentato un'offerta decisamente migliore rispetto alle altre pervenute alla Fondazione Crosina Sartori Cloch, sbaragliando di fatto la concorrenza.

 

Il bando pubblicato dalla Fondazione lo scorso ottobre intende trasformare a fini turistici alberghieri della storica struttura e l'immobile era stato oggetto di due bandi di assegnazione, andati però entrambi deserti, l'ultimo dei quali risale al 2013.

 

Rispetto al passato a cambiare è stata la modalità di utilizzo del Torrione, non più in concessione, ma in affitto.

 

Un'altra importante assegnazione avverrà nella seconda asta pubblica per l'alienazione dell'ex Ostello della Gioventù di via Manzoni. La scadenza è fissata alle 12 di mercoledì 8 febbraio.

 

Il complesso trentino si articola in due fabbricati: prima Albergo Ancora e poi Ostello della Gioventù, con ingresso principale da via Manzoni, al quale si accede tramite una corte interna ad uso esclusivo e protetta da una recinzione, ha sempre avuto destinazione ricettiva, l'altro, con ingresso da via S. Martino, è invece sempre stato destinato ad alloggi di servizio.

 

Il Comune pone in vendita il complesso distinguendolo in due lotti: il prezzo a base d'asta per l'ex Ostello è di 2 milioni e 196 mila euro, mentre per gli alloggi di servizio si parla di 624 mila euro.  

 

L’unità edilizia interessata è ricompresa nelle aree di antico insediamento di interesse culturale e ambientale e, più precisamente, nelle aree di insediamento storico previste nelle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale (Qui bando completo).

 

Nel lotto che si riferisce all'ex Ostello è presente una recinzione di interesse paesaggistico e ambientale, mentre alcune aree degli alloggi privati sono di interesse archeologico e sono comprese in aree commerciali integrate esistenti.

 

Per gli edifici ricadenti in zona ex Ostello si ammettono esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e di restauro che comportano l’approvazione dei progetti da parte della Soprintendenza. Per gli edifici ricadenti in alcune aree degli alloggi privati sono ammessi solo interventi di manutenzione ordinaria e restauro, straordinaria e di ristrutturazione edilizia (con specifiche limitazioni) a seconda della zona, in alcune parti è inoltre prescritta la demolizione senza ricostruzione.


 

 

 

 

 

 

 

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