Tar di Trento, calano i ricorsi ma crescono i contenziosi in materia di appalti
Per la presidente Vigotti l'aumento del contributo unificato diventa discriminatorio e infatti anche i ricorsi per gli appalti vengono portati avanti, il più delle volte, da grandi imprese

TRENTO. Crescono i contenziosi in materia di appalti mentre cala, in valore assoluto, il ricorso alla giustizia amministrativa. Sono stati presentati oggi i dati riferiti al biennio 2014 - 2015 del Tar di Trento, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Il calo - ha spiegato la presidente del tribunale Roberta Vigotti - è dovuto alla crisi economica e all'aumento del contributo unificato che discrimina le opportunità di adire il giudice". Il contributo unificato è una tassa che bisogna pagare per l'iscrizione a ruolo delle cause civili e amministrative e, generalmente, per i ricorsi al Tar il contributo è molto oneroso e va da 300 euro a 6.000 euro. E infatti anche la presidente del tribunale amministrativo di Trento ha spiegato che proprio a causa di questi ingenti "costi" solo chi è davvero convinto delle proprie ragioni, "e - ha sottolineato - chi se lo può permettere", fa ricorso.
Ciò da un lato può essere letto in senso positivo perché, appunto, si riducono i contenziosi e alcune cause altrimenti "temerarie" o comunque infondate non vanno a imbottigliare il sistema giuridico. Dall'altro lato, però, c'è anche il rischio di andare verso una giustizia sempre più per ricchi. E infatti se l'attività giurisdizionale, nel biennio 2014 - 2015, per la giustizia amministrativa trentina è calata ad aumentare sono stati i contenziosi per appalti portati avanti soprattutto dalle grandi imprese. Si pensi ai casi eclatanti del Not o dell'appalto sugli scuolabus. Ma più in generale con il complicarsi del codice degli appalti e il sovrapporsi, negli anni, di leggi e leggine, per i grandi appalti scatta quasi automaticamente il ricorso delle imprese sconfitte in gara, al tribunale amministrativo.
Oltre agli appalti, le materie più trattate dal Tar di Trento nel corso del 2016 riguardano il settore della tutela ambientale e le aree protette, in particolare per questioni di compatibilità urbanistica tra opere e paesaggio. Altri contenziosi interessano invece temi come la caccia e gli importanti ricorsi dei docenti precari della scuola che sono ancora in attesa del definitivo del Consiglio di Stato.