Sicurezza, le telecamere della provincia collegate per battere la criminalità: al via progetto da 400.000 euro
Siglato, dopo l'ok del ministero dell'interno, il protocollo d'intesa tra Provincia, Commissariato di governo e Consorzio dei Comuni. Saranno messe in campo iniziative finalizzate alla realizzazione di un sistema integrato di controllo attraverso l'implementazione e la razionalizzazione dei sistemi di videosorveglianza presenti sul territorio

TRENTO. Si chiama "Protocollo d'intesa per la sicurezza tra la Provincia autonoma di Trento, il Commissariato del Governo e il Consorzio dei comuni trentini" ha già ricevuto l'ok dal ministero dell'interno ed è stato approvato ieri dalla giunta provinciale su proposta dell'assessore alla coesione territoriale Daldoss. L'obiettivo è quello di definire una strategia condivisa di azioni sul territorio che consentano di ottimizzare le politiche per la sicurezza di ciascun ente sfruttando le sinergie operative interistituzionali.
Provincia, Commissariato del governo e Consorzio dei comuni trentini saranno i soggetti coinvolti in questa iniziativa, una collaborazione, di durata triennale, con iniziative finalizzate alla realizzazione di un sistema integrato di controllo attraverso l'implementazione e la razionalizzazione dei sistemi di videosorveglianza presenti sul territorio provinciale da riconnettere con le sale operative delle forze dell'ordine. Il tutto per consentire, in tempo reale, la visione e il prelievo delle immagini, sia a scopi preventivi che di contrasto ai fenomeni criminosi. L'intervento, il cui costo è pari a 400.000 euro per il triennio 2016-18, è a carico della Provincia e sarà realizzato da Trentino Network anche sulla base delle indicazioni fornite da un apposito Tavolo tecnico presso il Commissariato del governo e composto anche da rappresentanti delle forze dell'ordine.
C'è quindi la messa a disposizione da parte del Commissariato del governo/Ministero dell'Interno dei dati relativi all'andamento dei reati, per la realizzazione di un sistema informativo provinciale sulla sicurezza che, fornendo indicatori di criminalità e di disagio urbano, consenta di intervenire direttamente con azioni mirate capaci di incidere concretamente sui processi di sicurezza/insicurezza. Il protocollo prevede, quindi, la promozione di azioni per l'educazione alla cultura della legalità per sensibilizzare i cittadini ad assumere comportamenti precauzionali rispetto alle diverse forme di criminalità, con particolare riferimento ai fenomeni di natura predatoria; la condivisione dell'importanza di un'attenta comunicazione istituzionale, per diffondere in maniera adeguata e coerente, ciascuno per le proprie competenze e responsabilità, le informazioni riguardanti la sicurezza; l'attuazione di politiche abitative che consentano la capillare presenza delle forze dell'ordine sul territorio provinciale.
"Attraverso tale accordo - ha spiegato la Giunta provinciale - sarà possibile realizzare interventi non solo finalizzati alla tutela e salvaguardia dell'ordine e della sicurezza pubblica, ma anche idonei a favorire la vivibilità del territorio, la qualità della vita e la sicurezza urbana, coniugando prevenzione, controllo e contrasto dei fenomeni criminosi ed individuando meccanismi condivisi per sanare situazioni di degrado". Sarà compito del Tavolo tecnico, in particolare, la verifica di tutti i sistemi di videosorveglianza di proprietà pubblica esistenti sul territorio provinciale per il loro eventuale adeguamento, l'analisi delle priorità d'intervento per la realizzazione di nuovi impianti di videosorveglianza a favore dei Comuni nonché la valutazione delle necessità delle Forze dell'ordine.