Salta l'iniziativa dei pianoforti in città. "L'ente pubblico non copre tutte le spese". L'assessore Robol: "Incontriamoci e troviamo una soluzione"
Servono 4.500 euro per garantire la quinta edizione dell'iniziativa "Hai mai suonato un'opera d'arte". La Pat ne mette 2.000 e il Comune 900. "Il resto non riusciamo a coprilo noi, e non è nemmeno giusto"

TRENTO. Quest'anno il festival "Hai mai suonato un'opera d'arte" non si farà, le strade del centro storico rimarranno silenziose per quelle due settimane che ogni anno erano animate dalla presenza dei pianoforti che mille mani negli anni scorsi hanno suonato e strimpellato. Lo annunciano mesti quelli dell'associazione "Il Vagabondo", con poche righe sulla pagina Facebook, con la pubblicazione di un video di ricordi: "A malincuore siamo costretti ad annullare l'edizione 2017".
Mancano i fondi, non ci sono soldi. Hanno cercato in tutti i modi quelle poche migliaia di euro che a malapena sarebbero servite per coprire le spese vive. "Tre settimane con otto o nove pianoforti in città - spiegano puntuali gli organizzatori - e i 4.500 euro di spese che di solito copriva la Provincia servivano per il noleggio degli strumenti, per la decorazione, il trasporto e il facchinaggio, la grafica e la comunicazione, la SIAE".
Molte altre spese, questo lo si capisce bene, erano comunque supportate dagli organizzatori, per non parlare delle ore di volontariato. Per far bella una città, per creare un festival apprezzato da tutti, che in questi cinque anni ha registrato solo e soltanto apprezzamenti: dai trentini, dai turisti, dai politici e dagli amministratori.
Ma quanti soldi mancano? "Pochi - spiegano - 2 mila euro ce li ha messi la Provincia, 900 euro il Comune. Ma il resto, per arrivare ai 4.500, non si trovano". Gli anni scorsi i pagamenti della Pat erano diretti, quest'anno però si è messa di traverso la burocrazia.
E la burocrazia, si sa, fa perdere la pazienza. E non tutti (per fortuna) sono abili nel batter cassa, nel fare telefonate a destra e a manca per chiedere finanziamenti, per ingraziarsi il politico di turno che dice con la pacca sulle spalle 'ghe penso mi'. Sono musicisti quelli dell'associazione "Il Vagabondo", giovani che hanno regalano alla città quello che sanno fare, con il tanto decantato volontariato, senza chiedere soldi per sé.
"Ma la differenza è comunque tanta - spiegano - e non ci sembra giusto che ce la dobbiamo mettere noi. Piuttosto ci concentriamo su altri progetti". Ma sarebbe un peccato che quest'anno non si tenesse questo appuntamento che cade nei giorni del Festival dell'Economia.
Lo pensa anche l'assessore alla cultura del Comune di Trento Andrea Robol. "Mi dispiace - afferma - non ero a conoscenza di questa decisione. Credevo che i finanziamenti fossero riusciti a racimolarli, davo per scontato che i pianoforti abbellissero anche quest'anno la città. Questa iniziativa - continua Robol - è bella, bellissima".
Mancano pochi soldi, veramente pochi. "E' difficile per il Comune trovare altri fondi - spiega subito - ma contatterò l'associazione per provare a trovare insieme una soluzione. Magari uno sponsor, qualcuno che possa farsi carico di questa differenza che non mi sembra esagerata economicamente".
Sarebbe veramente una sconfitta se si dovesse rinunciare. "Per questo - afferma Robol - prima di gettare la spugna vorrei provare a fare un ultimo tentativo, magari una strada la si trova e insieme una soluzione potrà permettere all'edizione del 2017 di non essere cancellata". Speriamo.
Ecco il video postato sulla pagina Facebook dell'assozione "Il Vagabondo".