Pullman troppo alto per passare sotto il ponte. Poi rompe le catene: gli alunni si incamminano due ore per raggiungere la meta
Lunedì 6 febbraio il fuori programma per gli alunni, fra gli 11 e i 13 anni, dell'Istituto comprensivo di Cembra. Il dirigente scolastico: "Grazie agli insegnanti per aver sempre garantito la sicurezza dei ragazzi. Ovviamente chiediamo il rimborso del servizio"

TRENTO. Un tour della Valle di Cembra, una strada sbagliata, catene rotte e un'escursione di oltre due ore per raggiungere il passo di Oclini. Lunedì 6 febbraio, quella che sarebbe dovuta essere una spensierata giornata sulla neve, si è trasformata in un'odissea per i ragazzi, fra gli 11 e i 13 anni, dell'Istituto comprensivo di Cembra.
"Un fuori programma - commenta Roberto Trolli, dirigente dell'Istituto comprensivo Cembra - preso anche di buon grado dagli studenti. La preoccupazione maggiore è stata di genitori e insegnanti accompagnatori, che ringrazio per l'attenzione durante la giornata. I docenti infatti hanno sorvegliato costantemente i ragazzi e garantito la loro sicurezza in ogni frangente".
Nevica, ma l'inizio è promettente, quasi tutta la scuola è coinvolta nella 'Giornata della neve' e solo pochi alunni, una quindicina, rimangono al caldo delle aule: tutti gli altri sono pronti a sperimentare l'ebbrezza di un viaggio all'interno dell'autobus a due piani, giunto apposta per accompagnare l'istituto al passo di Oclini e trascorre un pomeriggio immersi nella bianca natura a 'quattro passi da casa'.
Pronti, partenza, via, ma il vettore di Dibiasi bus non ci mette molto a sperimentare il primo contrattempo. Il mezzo, a due piani, è troppo alto per passare sotto il ponte di Lisignago e a questo punto scatta il piano B, il pullman gira le ruote e inizia un tour della Valle di Cembra per dirigersi verso il passo di Oclini.
La disavventura però non può finire qui, qualcosa va di nuovo storto e il conducente sbaglia strada: accortosi dell'errore, corregge la rotta e si riporta sulla retta via. Questa volta il percorso è giusto e la barra dritta verso la destinazione finale. La mattina ormai volge al termine, la marcia, complice il maltempo, non è spedita e il ritardo accumulato discreto, ma almeno si dovrebbe raggiungere la neve prima della chiusura degli impianti sciistici.
Invece si compie l'en plein: il mezzo rompe le catene e arresta la sua corsa ben prima della meta. A questo punto i ragazzi sembrano dividersi: qualcuno suggerisce di tornare indietro, altri di proseguire. Prevale l'ultima linea, rapida predisposizione del piano C e allora gli alunni, sempre sorvegliati dagli insegnanti, si incamminano di buona lena. Un'escursione di oltre due ore permette di raggiungere il passo intorno alle 14 e gustare un meritato pranzo, prima di sfruttare le ultime ore in vista della chiusura degli impianti.
"Dibiasi è un'ottima azienda - conclude Trolli - i problemi si sono verificati a causa della scarsa esperienza dell'autista. Sono stati però molto rapidi nel recuperare le catene e permettere il rientro dei ragazzi. Ovviamente abbiamo già chiesto il rimborso del servizio, in quanto non all'altezza".
Il pullman nel frattempo riesce a raggiungere la comitiva per riportare tutti a casa intorno alle 19, per buona pace dei genitori in attesa dalle 17, l'orario programmato ufficialmente per il rientro.