Open day all'Associazione La Fata per unire spirito e corpo
In febbraio invece l'associazione supporta l'organizzazione del documentario 'Il primo meraviglioso spettacolo' del regista e scrittore Davide Sibaldi. Un film patrocinato da Amnesty International e sostenuto dall'Unicef

TRENTO. L'associazione La Fata di Trento propone dalle 10 alle 18 di sabato 28 gennaio un open day alla scuota materna a Cognola in via Kofler. Una giornata per sperimentare e conoscere le attività dell'associazione trentina.
"La Fata - spiega il presidente Antenore Franzoni - si propone di informare, sostenere e formare i propri associati in merito ad una maggior consapevolezza di sè e della vita attraverso esperienze, metodi ed approcci olistici che tengono in considerazione la totalità dell'essere umano".
Una giornata di prova del fitto calendario di attività proposto dall'associazione, che spazia dalla tradizione giapponese dei trattamenti reiki per stimolare i principali punti energetici del corpo, i chakra, gli organi di senso, gli organi interni, le articolazioni, i meridiani alla meditazione, dalla dermoriflessologia alle tecniche di benessere, dalla bioenergetica ai bagni di suoni.
"L'associazione - continua - è nata nel 2010 e si propone come associazione culturale e sportiva dilettantistica per abbracciare il maggior numero di discipline per promuovere il benessere di spirito e corpo e richiamare gli elementi di essenza dell'anima, il pilota del nostro corpo. Si tratta di un messaggio di crescita personale".
Un altro importante appuntamento sarà la proiezione del 'Primo meraviglioso spettacolo' all'Auditorium Santa Chiara di Trento organizzata dalle 18.30 del 26 febbraio dal regista e scrittore Davide Sibaldi con il patrocinio di Amnesty International e il sostegno dell'associazione La Fata e dell'Unicef che ha recensito il documentario come 'un film che affronta la discriminazione con grande sensibilità e delicatezza'.
Un documentario che racconta l'integrazione e la ricerca del bambino interiore accompagnato dalle storie e dalle testimonianze di 45 bambini e dei loro genitori provenienti da 11 paesi diversi. La proiezione di questo spettacolo teatrale è accompagnata da un dibattito e una conferenza alla ricerca del bambino interiore.
