"Non solo Rosa", una serata sulla leadership femminile
Organizzata dal Centro servizi volontariato e dalla Fondazione trentina per il volontariato sociale, avrà ospite Riccarda Zezza

TRENTO. Quest'anno cade un anniversario particolare: settant'anni fa, alle prime elezioni del Dopoguerra, le donne votarono per la prima volta. Per questo Non profit Network - Centro servizi Volontariato e Fondazione trentina per il volontariato sociale hanno deciso di dedicare la quarta edizione del concorso di idee "Intrecci possibili" all'innovazione e alla riscoperta della donna volontaria.
"L'obiettivo - spiegano gli organizzatori - è quello di promuovere nuove forme di collaborazione tra donne e associazioni e sviluppare azioni capaci di mettere in rete donne, comunità e volontariato". Per questo sono stati messi a disposizione risorse per 40.000 euro per valorizzare il ruolo della donna tra welfare e volontariato. "Il mondo del volontariato è un contesto adatto a tale obiettivo - viene sottolineato - in quanto rappresenta un potenziale laboratorio di innovazione dove poter sperimentare nuove forme di socialità e di benessere, attento alla riduzione delle disuguaglianze e alla valorizzazione delle differenze".
Di questo concorso di idee e di molto altro si parlerà durante l'evento "Non solo Rosa" giovedì 27 ottobre alle ore 17.30 presso il palazzo delle Albere. Sarà presente Riccarda Zezza, fondatrice a Milano di "Piano C: il lavoro incontra le donne", il primo spazio in Italia per far incontrare donne e lavoro. Riccarda Zezza è anche autrice del fortunato libro "MAAM - Maternity as a Master", un saggio sul rapporto maternità-lavoro che ribalta drasticamente il modo di pensare questo tema, rivoluzionando l'idea stessa di leadership.
All'incontro anche Mariangela Franch, presidente della Fondazione trentina per il volontariato sociale, e Giorgio Casagranda, presidente di No profit Network - Csv Trento. Dopo un aperitivo offerto dagli organizzatori andrà in scena la pièce teatrale M.Other (testo di Manuela Fischietti), uno spettacolo che indaga il senso di inadeguatezza rispetto a un duplice ruolo interpretato dalla donna, quello prima di figlia e poi ipoteticamente madre.