Mori, "Vivere in Hospice": l'associazione per valorizzare il tempo che rimane. "Assistenza domiciliare e giardino sensoriale"
Nuove iniziative dell'associazione nata da un gruppo di volontari dell'hospice di Mori. Anche i "punti" del Poli per realizzare i progetti

MORI. L’associazione Vivere in Hospice compie, in questi giorni, i suoi primi 3 anni di vita. Da una modesta iniziativa si è sviluppata un’associazione sempre in movimento.
L'Hospice “Amedeo Bettini” è la struttura sanitaria residenziale che rappresenta un’estensione della casa per persone con una malattia inguaribile e le loro famiglie. Quando, per motivi differenti, l’assistenza presso il domicilio o l’ospedale non è possibile, la persona può scegliere in modo temporaneo o definitivo di vivere al meglio una fase naturale della propria assistenza, con un appropriato sostegno medico, psicologico, sociale e spirituale.
L’Hospice vuole essere proprio questo: un luogo in cui non si va a morire, ma a vivere al meglio il tempo che si ha, valorizzando i desideri, le relazioni e la storia di chi lo abita. Ma oltre all'equipe medica ed infermieristica l'Hospice vive anche grazie al contributo dei volontari. Dopo apposito corso di formazione hanno iniziato ad operare all'interno della struttura un gruppo di volontari, da cui si è nata l'esigenza di costituire un'associazione al fine di poter perseguire al meglio le finalità e gli obiettivi comuni.
Per il 2017 è già partita la nuova iniziativa, tesa ad attivare il servizio domiciliare, da parte dei volontari dell’associazione, presso i malati che hanno scelto di vivere la malattia a casa propria. Il progetto e la sua realizzazione sono sostenuti dall’Apss, con la collaborazione della quale il servizio vedrà il suo inizio dal prossimo 15 gennaio.
Questo e la creazione di un giardino sensoriale adiacente al terrazzo dell’Hospice di Mori ad uso degli ospiti, dei loro familiari e amici, sono i due filoni di interesse che Vivere in Hospice porta avanti grazie al Progetto Poli “Coltiviamo i vostri progetti”, che ha visto l’associazione tra i selezionati (col numero 19 per chi volesse devolvere i punti spesa).
Inoltre, poiché le necessità della comunità sono sempre più importanti, a marzo e aprile prossimi verrà organizzato il quarto corso di formazione per volontari in cure palliative nella zona dell’Alto Garda, affinché ci siano sempre più persone consapevoli e interessate a questo argomento.