Merano, in cucina spunta un tesoro di oltre 3.000 monete di epoca romana
Il ritrovamento è avvenuto durante gli scavi in via Virgilio a Maia Alta. Le monete risalgono al periodo dell'imperatore Diocleziano all'epoca della scissione dell'Impero romano fra occidente e oriente

MERANO. Un tesoro di 3.187 monete provenienti dalle zecche del mondo di allora: Cartagine in Africa, Antiochia in Turchia, Tessalonica in Grecia, Alessandria in Egitto, ma anche Siscia in Croazia, Lione in Francia, Roma e Aquileia. Tutto questo è affiorato durante gli scavi archeologici in via Virgilio a Maia Alta, dove sono state rinvenute anche fibule decorate e altri reperti di valore.
Nel corso degli scavi condotti dalla Soprintendenza provinciale alle belle arti di Bolzano è stato individuato un esteso edificio e durante le operazioni sono emerse queste monete, databili tra la fine del III secolo e l'inizio del IV secolo d.C., che si trovavano nascoste sotto una macina nella cucina della casa.
Questi reperti sono ora allo studio dell'ufficio beni archeologici e risalgono al periodo dell'imperatore Diocleaziano, all'epoca della divisione dell'Impero romano fra occidente e oriente: le monete riportano infatti l'effige di Maximianus Augustus, Constantius Clorus Caesar, Diocletianus Augustus e Galerius Caesar.