Via libera ai 90 chilometri di ciclabile che collegheranno la Valle di Cembra alla Valle dell'Adige e a Molina di Fiemme
L'opera costerà circa 15 milioni di euro e il circuito prevede la valorizzazione e la riscoperta di mulattiere, tracciati agricoli e sentieri dismessi lungo l'Avisio. La Comunità della Valle di Cembra ha approvato lo studio preliminare. Santuari: "Nuove infrastrutture ridotte al minimo per non appesantire il territorio"

CEMBRA. Da 0 a quasi 100 in dieci anni. La Valle di Cembra potrebbe avere i primi suoi primi chilometri di pista ciclabile per riscoprire, valorizzare e riqualificare mulattiere, tracciati agricoli e sentieri dismessi. Voto unanime e parere positivo per il metaprogetto Cicloavvia: la Comunità di valle ha approvato in linea tecnica lo studio preliminare della nuova visione per il futuro della mobilità: un percorso ciclabile che si sviluppa all'interno di un circuito di 90 chilometri per collegare trasversalmente e longitudinalmente la valle di Cembra. L'importo complessivo si aggira intorno ai 15 milioni di euro.
"Si tratta - conferma Simone Santuari, presidente della Comunità della Valle di Cembra - di un progetto a 360 gradi. Un corridoio strutturato che prevede la formazione degli operatori del settore, informazioni puntuali ai cittadini, un Museo della bicicletta, un Bicigrill e tante altre opere per arricchire la nostra valle. Il passo ora è quello di preparare la progettualità del circuito attraverso diversi step e reperire i finanziamenti per rendere realtà la ciclovia".
Un tuffo nella storia, nella tradizione e nell'ambiente cembrano: "Il progetto è innovativo - prosegue il presidente - in quanto il tracciato non si sviluppa lungo le statali, ma vuole riscoprire e ripristinare mulattiere, tracciati agricoli e sentieri dimessi lungo l'Avisio. Non intendiamo appesantire il territorio e le nuove infrastrutture saranno limitate al massimo per collegare i paesi, i piccoli centri e valorizzare al contempo entrambe le sponde della valle: le pendenze non mancheranno, ma ormai il segmento delle bici elettriche è sempre più affermato e quindi il percorso sarà accessibile a tutti".
La Comunità della Valle di Cembra ritiene il settore della mobilità un elemento strategico per lo sviluppo economico, sociale e culturale della valle e in questa ottica sono stati posti in essere una serie di interventi, iniziative e progetti volti al miglioramento e al potenziamento di questo segmento. Questo progetto intende nella prima fase collegare la Cembra alla Val di Fiemme, già partner dell'iniziativa, mentre ulteriori sviluppi potrebbero riguardare il raggiungimento della Valle dell'Adige e della Valsugana.
"Il progetto è ambizioso - conclude Santuari - ma attraverso la condivisione dei Comuni cercheremo di redigere il progetto per i primi tratti già entro fine anno. La filosofia è quella di collegare Riva del Garda, Trento, Lavis e le Dolomiti della Valle di Fiemme attraverso la nostra valle".
La "Cicloavvia" è affidata a un team di professionisti tutti provenienti dalla Val di Cembra: gli ingegneri Ermanno Fassan, Luca Gottardi e Stefano Villotti, l'architetto Stefano Casagrande, il dottore Michael Dall’Agnol, la dottoressa Luisa Callegari e il geometra Michele Brugnara.
