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La salute 2.0 passa da una app, in Trentino la cartella clinica diventa digitale

La app implementa la piattaforma TreC della sanità digitale. Questo progetto è realizzato in sinergia tra l'assessorato presieduto da Luca Zeni, l'Azienda provinciale per i servizi sanitari e la Fondazione Bruno Kessler. Conforti: "La app non sostituisce il rapporto medico-paziente e deve essere prescritta come una medicina"

Di Luca Andreazza - 09 dicembre 2016 - 19:57

TRENTO. E' in fase avanzata di sperimentazione una app per monitorare le affette da diabete, per i bambini con problemi di obesità e le donne in gravidanza. "L'idea - spiega Diego Conforti, direttore Ufficio Innovazione e ricerca del Dipartimento salute e solidarietà sociale - è implementare la sanità digitale e predisporre un telemonitoraggio attraverso l'integrazione dei sistemi informativi TreC".

 

Il sistema TreC è una piattaforma elettronica che funziona come un fascicolo sanitario elettronico e come diario della salute. Si tratta di un progetto di ricerca sviluppato nel 2008,che dopo aver superato la sperimentazione ora accoglie circa il 70% dei cittadini trentini. Nel corso del tempo sono stati rilasciati servizi aggiuntivi collegati alla piattaforma, come l'accessibilità da dispositivi mobili e lo sviluppo di modelli di prevenzione e monitoraggio delle patologie.

 

Questa sperimentazione parte dall'unione delle competenze dell'assessorato presieduto da Luca Zeni, l'Azienda provinciale per i servizi sanitari e la Fondazione Bruno Kessler per monitorare i tempo reale la salute, le abitudini e i parametri del paziente: "Il medico - dice il direttore - può prescrivere al paziente di scaricare la app per seguire meglio in un determinato lasso di tempo il cittadino con patologie croniche. Questa tecnologia rappresenta un patto di fiducia fra medico e paziente che può essere stimolato nell'impegnarsi maggiormente nel seguire le prescrizioni mediche. Il cittadino svolge delle attività a domicilio e poi aggiorna il diario online, in questo modo il medico vede i parametri generali e si trova nelle condizioni di poter intervenire tempestivamente e prevenire eventuali criticità".

 

Il contatto medico-paziente non viene però messo in discussione dalla sanità 2.0 e resta un aspetto fondamentale, la app infatti può essere attivata soltanto dal dottore e può essere prescritta soltanto per un periodo di breve-medio termine:  "La app - continua - funziona sotto stretto controllo medico e non può sostituirsi alla visita e ai controlli tradizionali, ma piuttosto razionalizza e massimizza gli interventi. L’operatore sanitario può inoltre personalizzare al momento le prescrizioni sulle esigenze specifiche dei pazienti, predisporre dei promemoria di terapie, compiti da rispettare e ricevere notifiche su stati di salute critici".

 

Questa piattaforma online di servizi sanitari permette di tenere traccia della propria storia clinica, di consultare i referti, stampare le ricette farmaceutiche, aggiornare il proprio diario della salute, comunicare attraverso un sistema di messaggistica integrato, ricevere suggerimenti e "può essere in definitiva - conclude Conforti - un'importante azione di promozione di uno stile di vita sano e attento". 

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