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Indagine Ocse, scuola trentina al top in Italia, ma quella altoatesina a livello internazionale

Le competenze rilevate nell'indagine triennale Pisa 2015 sono la lettura e comprensione del testo, matematica e scienze. Il report mette in evidenza però un gap di genere e l'importanza delle condizioni socioeconomiche

Di Luca Andreazza - 07 dicembre 2016 - 15:50

TRENTO. L'indagine Ocse-Pisa conferma la buona preparazione scolastica dei quindicenni trentini, ma l'exploit è firmato dai cugini altoatesini, capaci di superare per la prima volta anche la media Ocse. I dati sono stati forniti dalla sesta indagine Pisa (Programme for International Student Assessment - Programma internazionale per la valutazione degli studenti, ndr), svolta nella primavera del 2015.

 

Le competenze rilevate nell'indagine sono la lettura e comprensione del testo, matematica scienze. A rotazione triennale, ogni edizione si focalizza principalmente su uno dei tre ambiti e l’ultima rilevazione ha avuto come settore principale d’indagine le Scienze.

 

I risultati confermano la buona posizione delle scuole trentine e di lingua italiana in Alto Adige rispetto alla media nazionale, mentre l'Italia mostra un miglioramento in matematica, ma un andamento stabile in scienze e in capacità di lettura.

 

Per quanto riguarda le performance in scienze lo studio mette a disposizione anche i dati di quattro aree: Bolzano, Campania, Lombardia e Trento. Alto Adige, Trentino e Lombardia mostrano punteggi di circa 30 punti sopra la media italiana, mentre gli studenti in Campania risultano 30 punti sotto, l’equivalente di circa un anno scolastico di ritardo.

 

Nonostante i risultati inferiori alla media Ocse, gli studenti italiani passano più tempo a scuola e sui libri: 29 ore in classe e 21 dedicate ai compiti a casa per un totale di quasi 50 ore a settimana, questo contro una media Ocse di 44 ore. Molti Paesi riescono a ottenere performance superiori con un impegno inferiore, come Finlandia e Germania (36 ore). I dati sulla spesa evidenziano invece che l’Italia investe circa 81 mila euro a studente tra i 6 e i 15 anni, vicino alla media Ocse di 84 mila euro. La spesa pubblica per studente è calata dell’11% in termini reali tra il 2005 e il 2013, mentre rispetta la media Ocse dei Paesi con dati disponibili è cresciuta del 19%.

 

Da un lato la scuola trentina mostra livelli superiori ai valori medi nazionali di circa 30 punti in tutte e tre le aree disciplinari oggetto di verifica, dall'altro lato l'Alto Adige ha invece un trend positivo rispetto al resto d'Italia, ma consegue in matematica e scienze risultati migliori anche della media dei paesi Ocse, mentre la comprensione di lettura si attesta in linea con la media Ocse.

 

In Italia, compreso anche Trentino e Alto Adige, resta più marcata rispetto alla media Ocse anche la differenza di genere: si allarga la forbice fra ragazzi e ragazze in matematica e scienze mentre si restringe nella capacità di lettura, dove le ragazze risultano sempre migliori, anche se le loro performance sono peggiorate rispetto al 2009, al contrario dei ragazzi che sono migliorati. Gli studenti immigrati, di prima o seconda generazione, fanno più fatica degli altri in scienze, mentre gli studenti con condizioni socioeconomiche più svantaggiate hanno meno probabilità di riuscita a scuola, trend di livello internazionale.

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