Il Trento in visita al carcere di Spini e a vincere è la solidarietà
Una rappresentativa della formazione aquilotta ha sfidato in una partitella 6 contro 6 i ragazzi della casa circondariale (che per la cronaca hanno vinto 5 a 4). Presenti anche Giacca e il sindaco Andreatta per una giornata di festa e di svago

TRENTO. La partita, per la cronaca, è terminata 5 a 4 in favore della selezione della Casa Circondariale di Trento, ma il risultato, in questo caso, contava meno di zero (anche se va detto che il Trento in questa stagione non era mai stato sconfitto). Stamani, pochi minuti prima delle nove, l’Ac Trento ha varcato il cancello che separa il “resto del mondo” dall’interno del carcere di Spini di Gardolo. Una decina di giocatori della prima squadra gialloblù, tra i quali Scali, Casagrande, Gherardi, Lucena Gonzales, Acka, Cascone e Appiah, accompagnati dal presidente Mauro Giacca, il direttore generale Fabrizio Brunialti, il direttore sportivo Claudio Rastelli e il tecnico Stefano Manfioletti, hanno regalato una mattinata di serenità agli ospiti della struttura di Trento Nord.

Presente anche il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, che ha voluto “accompagnare” la compagine del capoluogo, protagonista in Eccellenza a suon di vittorie, ma anche fuori dal campo, dove si sta distinguendo per tante iniziative di carattere sociale. Prima della sfida, la società di via Sanseverino ha regalato due mute da gioco complete agli ospiti della struttura e, dopo la firma del “Progetto di Solidarietà”, il presidente Mauro Giacca ha assicurato che, nel corso della prossima primavera, la squadra gialloblù tornerà all’interno della Casa Circondariale di Spini per disputare una seconda partita amichevole con gli ospiti della struttura.
Inoltre il sodalizio aquilotto ha messo a disposizione diversi abbonamenti per i detenuti che, durante i cosiddetti “permessi premio”, intendano recarsi allo stadio “Briamasco” per assistere ad una o più partite casalinghe del Trento. Poi è arrivato il momento sportivo: la sfida, sei contro sei, è terminata con il successo della squadra ospitante ma, in un clima di grande festa, successivamente sono stati battuti i calci di rigore e le due squadre sono rimaste in campo per un altro quarto d’ora di gioco.
La Casa Circondariale di Trento attualmente ospita 300 detenuti, 60 dei quali in regime “protetto”. Venti sono le donne ospitate nella struttura di Spini di Gardolo, che non presenta alcun problema di sovraffollamento, come confermato dal direttore Vincenzo Pappalardo. La struttura è una vera e propria “città nella città”, all’interno della quale trovano spazio anche un campo dal calcetto, una palestra per le attività sportive e una palestra pesi.