Il docu-film Altrove Reporter, l'Italia è lenta e i trentini emigrano, un viaggio fra Vienna, Londra, Berlino, Amsterdam e Bruxelles
Venerdì 2 dicembre alle 20.30 al Cantiere 26 di Arco Altrove Repoter presenterà il proprio lavoro, un documentario per incontrare lavoratori e studenti trentini emigrati fra aspettative, speranze e storie di vita

ARCO. Venerdì 2 dicembre alle 20.30 verrà presentato al Cantiere 26 di Arco in via Caproni Maini 26/E, il documentario "I capitali Italiani. Un’indagine sulla nuova emigrazione”. La serata si aprirà con la presentazione del lavoro da parte di Monica Ronchini, responsabile del progetto Altrove Reporter del Comune di Riva del Garda, e Francesco Picello, referente del piano giovani di zona della Comunità dell’Alto Garda e Ledro.
Saranno presenti all’incontro anche Thomas Saglia e Simone Casciano, i due giovani che lo scorso anno hanno svolto servizio civile nel progetto e che sono rispettivamente regista del documentario e coautore dei testi. Fra gli invitati anche i ragazzi dell’associazione Lakeside che hanno contribuito alla realizzazione delle interviste e delle riprese.
Il cuore della serata sarà la proiezione del documentario che, ideato da Altrove Reporter in collaborazione con l’Ufficio Emigrazione Provincia, ha visto tredici giovani reporter trentini partire simultaneamente, lo scorso febbraio, per una settimana in viaggio fra cinque capitali europee: Vienna, Londra, Berlino, Amsterdam e Bruxelles.
Scopo principale, quello di incontrare giovani emigrati studenti o lavoratori trentini e dar loro la parola. Così, colti nei loro luoghi di lavoro, nelle loro case e nelle università, hanno raccontato le impressioni, i giudizi e le aspettative sulle proprie condizioni di vita e sul senso della scelta di partire per l’estero. Ascoltando le voci dei circa sessanta intervistati si compone un quadro articolato e complesso del fenomeno della nuova emigrazione, quello che questi giovani rivelano è un microcosmo non circoscritto che, poiché in crescita, necessita di attenzione. Le loro testimonianze dimostrano che a spingerli oltralpe in cerca di opportunità di lavoro, di studio o di vita migliori siano spesso le condizioni di difficoltà nate dalla crisi e l'impossibilità di soddisfare le aspettative costruitesi sul futuro.
Il documentario mette in luce una tesi che emerge in modo prepotente da queste voci: l'emigrazione dei giovani verso l'Europa è l'effetto naturale dell'innalzarsi dei livelli di scolarità e delle loro prospettive che, di fronte alla lentezza del nostro Paese a trasformarsi ed adeguarsi, li spinge a cercare e spesso a trovare altrove un sistema sociale ed economico migliore, capace di valorizzare e premiare la qualità degli studi, l'imprenditorialità, la capacità di vita autonoma e responsabile.
Ma se il quadro è scuro, molti esprimono comunque il desiderio di tornare, dichiarandosi, così, profondamente legati al territorio da cui provengono. La creazione di una rete, lo scambio fra esperienze maturate e la prospettiva di poter far di loro attivatori concreti della trasformazione nei nostri territori è la ragione del progetto Altrove Reporter da cui questo documentario è nato e che trova in questo prodotto uno dei suoi più splendidi risultati. Ad altri giudicare le qualità tecniche ed estetiche del video, che si prefigge lo scopo di costituire uno strumento concreto di dibattito, efficace perché frutto di un impegno diretto dei giovani del nostro territorio intorno a questa tematica non solo locale, ma spinosa e ormai ineludibile.
