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Gioco d'azzardo, l'associazione Libera: “Mappiamo i bar dove non ci sono le slot machine”. Invia un selfie a “Il Dolomiti” con scritto #caffenoslot

Le organizzazioni di stampo mafioso non si sono fatti sfuggire l'opportunità di penetrare un settore in cui ci sono meno rischi per riciclare elevatissime somme di denaro. Anche in Trentino l'attenzione deve rimanere alta. Da qui nasce l'idea semplice lanciata dal progetto dell'Alleanza per la tutela e la responsabilità condivisa nel contrasto e nella prevenzione del gioco d'azzardo patologico, assieme a Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, l'associazione A.m.a – auto mutuo aiuto onlus e con la partnership de “Il Dolomiti”.

Di G.Fin - 21 marzo 2017 - 06:42

TRENTO. Qual è il fatturato del gioco d'azzardo in Italia? Altissimo, e continua ad aumentare. Gli italiani nel 2012 giocavano 15,8 miliardi di euro per poi passare a 84,5 miliardi nel 2014. E le previsioni per il 2016 sono ancora in salita: secondo gli ultimi dati si arriva a 95 miliardi di euro, che significa 260 milioni al giorno, 3.012 euro al secondo con un aumento di 7 miliardi (l’8%) in più rispetto agli 88 miliardi spesi nel 2015.

 

Sono dati spaventosi quelli che arrivano dalle giocate nelle slot machine dei bar, da quelle effettuate presso le VLT nelle sempre più frequenti “sale gioco” che hanno invaso le nostre città.

 

Un volume d'affari enorme che vede, secondo i dati diffusi ad inizio del 2016, il gioco nel suo complesso in Trentino Alto Adige con un valore che si aggira in circa un miliardo e 200 milioni di euro. Proprio a Rovereto, il circolo di Libera sta portando avanti una mappatura dei locali che al loro interno hanno delle slot machine registrando una presenza elevata del gioco d'azzardo in diversi bar.

 

Nessun territorio ha gli anticorpi adatti per contrastare quella che già da tempo è stata definita una vera e propria piaga della società. Non stiamo parlando solo delle problematiche sanitarie legate alla dipendenza ma anche della diffusione di una nuova criminalità che sull'azzardo sta portando avanti i propri affari.

 

Le organizzazioni di stampo mafioso non si sono fatti sfuggire l'opportunità di penetrare un settore in cui ci sono meno rischi per riciclare elevatissime somme di denaro.

 

Differenti modalità di infiltrazione della criminalità mafiosa sono state descritte nella relazione presentata dal ROS dei carabinieri nell'audizione alla Commissione del 3 marzo 2016 e sono: la tradizionale attività estorsiva nei confronti delle società concessionarie delle sale da gioco e la diffusa imposizione delle macchinette di videopoker; l'infiltrazione di società, punti scommesse e sale da gioco sia intestandoli a prestanome sia attraverso la compartecipazione delle società che hanno ottenuto regolare concessione da parte dell'Agenzia; la raccolta e la gestione su piattaforme legali di scommesse sportive mediante la gestione di siti Internet dislocati in Paesi esteri che sono privi di concessioni in Italia ma che ne consentono il gioco in violazione della normativa vigente. Un gioco d'azzardo, insomma, che fa da battistrada all'estorsione e allo strozzinaggio.

 

Nemmeno il Trentino può considerarsi immune a questa nuova criminalità mafiosa e l'unico antidoto oggi è quello di parlarne, di sensibilizzare i cittadini e soprattutto di coinvolgerli nel contrastare questa diffusione incontrastata dell'azzardo nei bar cittadini.

 

Da qui nasce un'idea semplice lanciata dal progetto dell'Alleanza per la tutela e la responsabilità condivisa nel contrasto e nella prevenzione del gioco d'azzardo patologico, assieme a Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, l'associazione A.m.a – auto mutuo aiuto onlus e con la partnership de “Il Dolomiti”.

 

L'idea, come già detto, è molto semplice, e consiste nel coinvolgere i cittadini nel promuovere quei locali al cui interno non sono presenti slot machine. Per farlo basta un semplice selfie, realizzato all'interno del bar, pubblicandolo poi sui social network con l'hastag #caffenoslot. L'immagine deve poi essere spedita attraverso un messaggio personale nella pagina Facebook de “Il Dolomiti” oppure per mail: redazione@ildolomiti.it. L'obiettivo, con l'aiuto di tutti è quello di realizzare una sorta di mappa della città di Trento dove saranno segnati e geolocalizzati i locali “Free Slot”.


Il tema sarà al centro dell'incontro "Non t'Azzardare - i diversi volti del gioco d'azzardo" che si terrà oggi in occasione della “XXII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. L'appuntamento sarà presso il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale a partire dalle ore 14 e rientra nelle varie iniziative della giornata che avranno inizio alle ore 10 in piazza Dante.

 

Qui saranno i ragazzi del circolo di Libera di Rovereto a raccontare la propria esperienza, ancora oggi in corso, di mappatura dei locali della propria città e di analisi delle scelte che portano un esercente a scegliere o meno di tenere le slot machine nel proprio locale. “La nostra intenzione – ha spiegato Sara Angheben di Libera Rovereto – è quella di creare una mappatura dei locali di Rovereto per poi promuovere quelli che hanno deciso di non adottare le slot machine”

 

Il numero di locali presenti sul comune di Rovereto è 122, suddivisi tra 103 bar, 13 tabacchi e 6 VLT/casinò; nella mappatura non sono compresi le VLT, i casinò e due locali che risultano chiusi per malattia o cessata attività. Dei 103 bar, 70 sono sprovvisti di slot machines mentre 33 le presentano.

 

Il totale di slot machine finora contate ammonta a 143, di cui 96 nei 33 bar mentre all'interno dei tabacchi sono state contate 35 slot.

 

“Alle porte del Trentino – ha spiegato Chiara Simoncelli, referente provinciale di Libera Trentino - sono già in corso grossi processi riferiti a persone che hanno contraffatto macchinette e che secondo le indagini sono riconducibili ad associazioni criminali di tipo mafioso. Stiamo parlando di situazioni che stanno dietro la porta di casa nostra. Oggi anche in Trentino tutta questa grande presenza di macchinette da gioco deve essere monitorata”.  

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