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Gino Strada al Festival dell'Economia: " Serve un sistema sanitario veramente uguale per tutti. Non quello schifo che c'è adesso"

Per il fondatore di Emergency "In Italia ci sono 11 milioni di pazienti senza cure e che non possono curarsi come dovrebbero"

Di gf - 03 giugno 2017 - 09:34

TRENTO. “Gli standard sanitari non possono essere ridotti solo perché siamo in paesi lontani. I diritti sono uguali per tutti altrimenti diventano dei privilegi”. E' un Teatro Sociale da tutto esaurito quello che ieri sera ha seguito il fondatore di Emergency, Gino Strada, a Trento per il Festival dell'Economia, prendendo parte all'incontro “Medicina e diritti umani”.

 

Ad ascoltarlo anche piazza Duomo con tantissimi giovani che hanno preferito rimanere all'aperto seduti per terra per ascoltare le parole di Strada che sul tema del festival “La salute disuguale” ha raccontato la sua vita e il suo impegno .

 

La prima partenza per il Pakistan, 30 anni fa. La curiosità di un giovane medico che lo porta in un paese lontano, segnato da conflitti. Inizia così la sua esperienza di chirurgo di guerra che lo impressiona profondamente. Parte per altri paesi, fa nuove esperienze finché nel 1994 è tra i fondatori di Emergency, l'associazione che per mission si dedica a curare feriti di guerra, senza distinzione di alcuna sorta: chi ha bisogno, viene curato. Ed è il principio che vale ancora oggi. 


Un impegno che nel corso degli anni è sempre più aumentato diffondendo una sanità equa, gratuita, di qualità e socialmente responsabile che si prende cura anche delle famiglie di coloro che rimangono colpiti dai conflitti armati, si preoccupa dell'inserimento delle donne in attività professionali in paesi dove non è scontato.

 

Per Gino Strada anche uno sguardo in Italia dove ci sono 11 milioni di pazienti senza cure e che non possono curarsi come dovrebbero puntando il dito contro un sistema sanitario, soprattutto quello formato da strutture private, definite “indecenti” e che “guardano solamente ai bilancio”.

 

 

Ha parlato ancora di Emergency, Gino Strada, dell'utopia che la guerra scompaia, venga abolita perché questo deve essere l'obiettivo. Numerosi gli impegni portati avanti dall'associazione in questi anni per far fronte a storture di un mondo in cui ci sono uomini che studiano armi che sembrano giocattoli per colpire i più inermi, i bambini.

Spazio poi anche alle belle notizie, ai reparti di maternità che l'associazione ha aperto, per esempio ad Anabah, nella valle del Panshir in Afghanistan, ampliato nel 2016 a seguito dei numeri elevati (circa 500 parti al mese). E c'è spazio anche per ricordare la compagna di una vita, prima presidente di Emergency, Teresa Sarti Strada: "Aveva un'umanità straordinaria. Non credeva negli eroi. Anzi: diceva che se ognuno facesse il suo pezzettino, ci ritroveremmo in un mondo migliore senza nemmeno accorgercene".

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