A Gardolo la prima arena d'Europa di softair con realtà aumentata
Call of Duty e Duke Nukem si trasformano in realtà nella Top Gun CQB dove il mondo virtuale si fonde con quello reale ricreando tutte le dinamiche che si possono trovare in un videogioco sparatutto. Dalla Torre: "Con la tecnologia rendiamo l'esperienza immersiva e coinvolgente"

TRENTO. Duke Nukem o Call of Duty diventano reali, anzi potreste impersonarli direttamente voi. Certo, non sparerete a entità aliene e non salverete il mondo, ma farete il pieno di adrenalina e divertimento cercando di superare in abilità e precisione amici e conoscenti. Stanze, ostacoli, suoni, nebbia, luci soffuse, livelli e bonus per sbloccare nuove armi e caricatori vi accompagneranno nel mondo degli sparatutto. E non siamo in un videogioco, ma a Trento, poco dopo Gardolo (in via dell'Ora del Garda) nella prima augmented indoor arena d'Europa targata Top Gun CQB (close qaurter back).
Nell’estate del 2015, tre amici appassionati di softair hanno posto le basi per creare l’arena, una struttura all’interno della quale il mondo reale e quello virtuale si fondono in un unico scenario, dove i partecipanti proveranno la più coinvolgente esperienza di soft air in realtà aumentata e si potranno sentirsi come dei Marines in missione speciale. In Top Gun CQB le modalità di gioco sono diverse, dal TDM (Team Deathmatch) al CTF (Capture the Flag), dal FFA ( Free for All ) al Domination, così come le discipline praticabili, è infatti possibile sfidarsi ad Archery Tag (dove si usano archi e frecce con punta in gommapiuma praticabile sia indoor che outdoor) oppure mettersi alla prova nel Tiro Dinamico Softair che consiste nel colpire vari bersagli (cartacei o metallici) posti lungo un percorso prestabilito nel minor tempo, numero di colpi e con la maggior precisione possibile. E’ l’ideale per gruppi e singoli che vogliono mettere alla prova le proprie abilità di tiro e migliorare la coordinazione occhio-mano. L'arena interna, inoltre, al contrario del softair fatto all'esterno, permette di combattere semplicemente stando vestiti in jeans. Visori e armi vengono fornite dalla struttura ma non c'è bisogno di pesanti protezioni o giubbotti di sicurezza.
Emanuele Dalla Torre, vicepresidente e fra gli ideatori dell’arena Top Gun, ci racconta l’attività a 360 gradi. Come funziona la realtà aumentata?
E’ l’arricchimento della percezione sensoriale mediante l’utilizzo della tecnologia. La nostra arena non si limita agli spazi di movimento, ma cerchiamo di ricreare tutte quelle dinamiche che si possono trovare nei videogiochi. L’arena è infatti dotata di un sistema informatico automatizzato che gestisce le dinamiche di gioco, aggiorna le statistiche, i punteggi e interagisce con i giocatori rendendo l'esperienza immersiva e coinvolgente. Il sistema inoltre permette lo streaming live di ciò che accade in arena sia sul nostro maxi schermo che online.
La prima in Europa, perché?
All'estero il Softair indoor è una realtà consolidata e praticata da anni, in Italia invece la disciplina è ancora poco conosciuta. Siamo i primi in Europa non tanto per l'architettura dell'arena, ma per aver portato tutte quelle che sono le dinamiche dei videogiochi nella realtà grazie appunto alla tecnologia che abbiamo sviluppato (e stiamo sviluppando) ad hoc.
Quale intuizione vi ha portato ad aprire ‘Top Gun CQB’?
In Trentino non è mai esistita una vera arena indoor CQB così ci abbiamo pensato noi. Volevamo creare un qualcosa che potesse diventare un punto di riferimento sia per tutti gli appassionati del settore che per tutti coloro che volessero provare un'esperienza unica nel suo genere.
Non ci sono sensori e tutti i partecipanti si fidano dell’avversario e si affidano al fair play?
I partecipanti sono sempre molto sportivi, anche se capita che i novizi, per paura di fare brutta figura, tendano a nascondere di essere stati colpiti. Mano a mano che il partecipante prende confidenza nel gioco, capisce però che non sempre essere costretti a fermarsi per qualche secondo è negativo. Anzi, si può rifiatare e la realtà aumentata ti permette di vedere in tempo reale tutto quello che accade all’interno dell’arena. In questo modo si può mantenere sempre sotto controllo la situazione della battaglia ed elaborare nuove strategie per riconquistare il terreno perso.
Esiste un limite d’età per partecipare? Le ragazze come se la cavano in questo gioco?
Il limite di età minimo per poter partecipare da soli è di 14 anni, al di sotto è obbligatoria la presenza di un genitore in modo che possa capire effettivamente cosa sta facendo il figlio e come lo sta facendo. Essendo uno sport d'azione la maggior parte dei nostri soci sono uomini anche se abbiamo una piccola percentuale di donne che spesso danno filo da torcere ai loro "colleghi" maschietti.