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Dentisti gratis per i bambini. Degasperi (M5s): "Esiste già. I privati vogliono entrare nel pubblico". L'ordine odontoiatrico: "Fantasie e strumentalizzazioni"

A fine marzo è stato approvato il protocollo di prevenzione sottoscritto da Apss, Ordine dei dentisti e Provincia. Il Movimento 5 stelle: "Nessuna innovazione", Fausto Fiorile, presidente dei dentisti: "Progetto unico in Italia, anche il Ministero della Salute si sta interessando" 

Di Luca Andreazza - 03 maggio 2017 - 11:49

TRENTOA fine marzo è stato firmato il protocollo sul progetto di prevenzione odontoiatrica: il piano prevede che gli screening ai bambini di seconda elementare saranno condotti dai dentisti in forma volontaria disponibili ad effettuare gratuitamente i controlli per identificare eventuali patologie

 

Un protocollo sottoscritto dalla commissione albo odontoiatri, Azienda sanitaria e Provincia, che sarà illustrato in forma completa agli addetti ai lavori iscritti nell'albo lunedì 15 maggio, un approfondimento delle tappe previste per l'attuazione di questo progetto. 

 

Questa nuova legge provinciale sembra però dividere il fronte dei dentisti, soprattutto quelli convenzionati con l'Azienda sanitaria, che tramite Filippo Degasperi del Movimento 5 stelle fanno sentire la voce del proprio malcontento: "La legge 22 del 2007, attuata nel 2009 - dice - consente già alle categorie più deboli di accedere gratuitamente alle cure a carico dell'Azienda sanitaria".

 

La Commissione albo odontoiatri non si sottrae alla risposta: "Questo progetto - spiega il presidente Fausto Fiorile - non entra assolutamente in contrasto con l’attuale assetto organizzativo stabilito dalla legge. Chi vuol far credere questo, non dice la verità, ma vuole solo strumentalizzare le informazioni. Le fasi operative previste si integrano perfettamente nell’attuale sistema di welfare previsto dalle direttive emanate annualmente dalla Giunta provinciale".

 

L'Azienda sanitaria si appoggia oggi a 23 studi odontoiatrici e solamente nel caso in cui queste due strutture non fossero in grado di rispondere alle cure negli standard previsti, la legge consente ai pazienti accedano all'assistenza indiretta rivolgendosi agli altri 250 studi privati.

 

"Questo progetto - aggiunge il pentastellato - non rappresenta un'innovazione e può creare confusione nei pazienti, tanto che anche la precedente assessora Borgonovo Re aveva bocciato questo piano. Si evidenzia inoltre un potenziale conflitto di risorse, in quanto si potrebbe pagare due volte il medesimo servizio: il reparto all'ospedale Santa Chiara e il dentista privato".

 

L'Ordine dei medici e odontoiatri difende invece il progetto: "E' un progetto unico e innovativo in Italia - ribatte Fiorile - tanto che sta già suscitando anche l'interesse del Ministero della Salute. La cultura della prevenzione non può essere un privilegio per pochi, ma deve essere promossa per tutti. Questo piano è indirizzato a tutti i cittadini trentini in età evolutiva indipendentemente da ceto sociale, reddito oppure etnia. Tutti siamo consapevoli che esistono fasce più bisognose dove purtroppo spesso si concentrano i maggiori problemi di salute del cavo orale.

 

Filippo Degasperi sottolinea, al contrario, come la Provincia abbia già sviluppato un programma di promozione della salute orale in età evolutiva, frutto del lavoro congiunto tra i diversi Dipartimenti e l'Apss, oltre al piano annuale di screening sullo stato di salute e un'attività di formazione in Azienda sanitaria e il corso di laurea in igiene dentale dell'Università di Verona. "Questa mossa - conclude Degasperi - è un grimaldello per inserire i privati nel sistema pubblico, quando i liberi professionisti devono restare fuori".

 

Uno scenario rispedito al mittente: "La disponibilità dei dentisti iscritti all’albo di Trento - controbatte Fiorile - per effettuare visite o eventualmente altri interventi che potrebbero essere individuati all’interno del progetto, devono essere lette esclusivamente come un contributo della professione per la realizzazione di un vero piano di prevenzione: la finalità è quella di promuovere la salute tra la popolazione trentina. L'entrata del privato nel pubblico è fantasia e priva di fondamento". 

 

La relazione del 2015 sul 2014 mette in luce una diminuzione delle prestazioni erogate in forma diretta dalla Apss a favore di un lieve aumento di quelle convenzionate e la conferma di quelle indirette. Il 66% dell'assistenza avviene in struttura pubblica per un valore di 8 milioni e 802 mila euro, mentre il 33% si registra nei convenzionati per 4 milioni e 498 mila euro e il residuale 1% si tratta di assistenza indiretta per 200 mila euro. Il totale delle risorse finanziarie ammonta a 13 milioni e 500 mila euro.

 

Questo progetto dovrebbe invece prevedere una maggiore sinergia tra l’odontoiatria pubblica dell'Apss e quella privata, coordinata dall’ordine dei medici e odontoiatri. "Se vogliamo raggiungere risultati ambiziosi nella prevenzione delle patologie della bocca - conclude il presidente - non possiamo più lavorare per compartimenti stagni. Anche in Trentino le cure odontoiatriche vengono erogate per meno del 10% nelle strutture pubbliche e per oltre il 90% negli studi privati. Questo piano si rivolge a tutta la popolazione e non solo al 10%, pur tenendo conto di questa realtà. Stiamo predisponendo una campagna di comunicazione che coinvolge gli operatori sanitari, gli educatori e le istituzioni: solo percorrendo la stessa direzione è possibile ottenere un cambio dei comportamenti nelle singole persone per evolvere verso abitudini quali una sana alimentazione e le corrette manovre di igiene orale".

 

  2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Struttura pubblica 75.136 77.391 72.325 74.694 71.984 76.402 75.436
Struttura convenzionata 17.599 70.346 56.304 67.802 73.542 69.673 71.533
Totale 92.735 147.737 128.629 142.496 145.526 146.075 146.969
Struttura privata 412 786 827 614 346 275 313

 

 

 

 

 

 

 

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