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Dalla Valle dei Mocheni a Jesolo. La storia di cinque giovani pastori in viaggio con il loro gregge. La transumanza diventa un documentario

Con le loro pecore in alta montagna scendono in pianura per trascorrere l'inverno alla ricerca di erba verde. Un viaggio raccontato ora in un documentario che ha come regista Alberto Pattini. Sarà presentato per la prima volta sabato 6 maggio alle ore 20.30 al Centro Polivalente “Enrico Pruner” di Frassilongo.

Di G. Fin - 04 maggio 2017 - 15:51

TRENTO. I giovani pastori mòcheni di età tra i 16 e i 24 anni, i fratelli Michele, Angela e Mattia Laner, Diego Iobstraibizer e Marco Simonetto, partono con le loro pecore dalle montagne della catena del Lagorai in Valle dei Mocheni ed arrivano fino ai pascoli di Altino e Jesolo sul mare Adriatico e viceversa, seguendo il percorso millenario della transumanza sul quale i romani costruirono la strada Claudia Augusta Altinate.

 

Un viaggio che ora è stato raccontato nel documentario “Fiume che cammina” (autoprodotto senza alcun finanziamento) che sarà presentato per la prima volta sabato 6 maggio alle ore 20.30 al Centro Polivalente “Enrico Pruner” di Frassilongo.

 

Regista è Alberto Pattini che dopo essere politico e poeta in questa occasione ha deciso di vestire i nuovi panni. Con il documentario si è cercato di trasmettere in immagini le emozioni che si provano vivendo sotto le stelle seguendo un gregge di 2.000 unità tra pecore, capre ed asini.


La storia della transumanza e di cinque giovani pastori e delle loro greggi che in estate stanno in alta quota in mezzo alla natura incontaminata per poi muoversi, con l'arrivo dell'inverno, spostandosi a valle fino ad arrivare a Venezia per ritornare attorno alla metà di maggio.

 

“Sono stato affascinato – ha spiegato Alberto Pattini – da quello che fanno questi cinque giovani ragazzi e assieme ad altri abbiamo voluto seguire e poi raccontare questo lavoro durissimo che viene portato avanti con passione. Accompagnano le loro greggi e sono organizzati con un camioncino dove tengono al caldo gli agnelli appena nati e possono dormire”.

 

Un lungo costante vagabondare in cerca di libertà e di pace, un’esperienza sensoriale in alpeggio attraverso uno dei paesaggi più selvaggi del pianeta dove una natura rigogliosa risveglia l'anima di chi la contempla in silenzio e con gran rispetto.

 

Le riprese e il montaggio del documentario “Fiume che cammina” sono di Renato Stedile mentre le musiche di Federico Bosio. In occasione della prima presentazione ci saranno anche gli interventi musicali alla fisarmonica di Michele Eccel, Simone Petri e Matteo Marchel.

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