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Casa Hospice di Trento, il taglio del nastro. Fondazione Hospice Trentino: "Il malato ha bisogno di tempo, comprensione e vicinanza"

Questa sera la Fondazione Hospice Trentino propone uno spettacolo all'auditorium Santa Chiara in compagnia dei musicisti del conservatorio, l'artista Loredana Cont e il gruppo 'Gatti randagi'. Sabato 14 un doppio appuntamento per sensibilizzare e presentare la struttura a Trento Sud

Di Luca Andreazza - 13 gennaio 2017 - 10:44

TRENTO. Due giorni di iniziative per inaugurare e scoprire la nuova Casa Hospice di Madonna Bianca. Si parte questa sera alle 20.30: uno spettacolo aperto a tutta la cittadinanza in compagnia dei musicisti del Conservatorio Bonporti, l'artista Loredana Cont e il gruppo 'Gatti randagi' (cover band autorizzata de I Nomadi, ndr), all’auditorium del Centro culturale Santa Chiara.

 

Sabato 14 gennaio è previsto invece un doppio appuntamento: dalle 9 alle 11 all’auditorium del Centro per i servizi sanitari in viale Verona si tiene il convegno 'Cure palliative in Italia, oggi e domani' e, successivamente, alle 12 circa, in via Menguzzato 48, avrà luogo l’inaugurazione della nuova Casa Hospice della Fondazione Hospice Trentino Onlus. 

 

"La Fondazione ha seguito minuziosamente - spiega Milena Di Camillo, presidente della Onlus - la progettazione della Casa per creare un luogo confortevole e rispettoso delle esigenze degli assistiti, dove gli operatori sanitari, volontari e familiari possono prendersi cura della persona malata alleviando il dolore e controllando gli altri sintomi che generano sofferenza, attraverso un'assistenza quotidiana. Cerchiamo di sensibilizzare i cittadini riguardo questo tema molto delicato".

 

La Fondazione sostiene inoltre la formazione specifica degli operatori sanitari e ha partecipato all'organizzazione del master universitario di I livello in Case manager in cure primarie e palliative sia nella creazione del piano didattico attraverso il sostegno economico ai partecipanti e borse di studio con partecipazione alle docenze.

 

"Le persone - continua - in fase avanzata di malattia, oltre all'assistenza medica, hanno bisogno di tempo, comprensione e vicinanza umana che soprattutto i nostri volontari possono garantire. Seguiti da tutor e dalla psicologa della struttura sono in grado di dedicare questo tempo di cura per parlare, ascoltare o semplicemente per stare loro accanto. Attualmente sono una ventina i volontari che dedicano un po' del loro tempo a diretto contatto con le persone e che si impegnano in attività di sportello e di raccolta fondi".

 

Hospice, realizzata da Trentino Sviluppo e gestita dalla Fondazione è "una casa - conclude Di Camillo - dove il malato può sentirsi come nel suo domicilio, ricevere le visite delle persone care e circondarsi di ciò che desidera. Un luogo confortevole e bello, un ambiente protetto dove trovare persone in grado di prendersi cura del malato in questo momento delicato di avvicinamento all'epilogo. Il nostro personale volontario aiuta a superare le sofferenze e abbiamo inoltre una sala polifunzionale e una sala culto dove poter raccogliersi per riflettere, oltre ogni religione e credenza".

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