Battaglia per entrare in Giunta nazionale Coni, il trentino Sergio Anesi a caccia della riconferma
La votazione si tiene giovedì 11 maggio. L'unico punto fermo, salvo impensabili ribaltoni, è il presidente uscente Giovanni Malagò. Ore frenetiche tra chi sale e chi scende, ma il trentino è stabile e corre per la riconferma. Tante le carte a sue favore, ma la bagarre è dura

TRENTO. Trame e correnti si stanno intensificando in vista della votazione della Giunta Coni prevista per giovedì 11 maggio per eleggere il nuovo governo dello sport. Giovanni Malagò, il presidente uscente, sembra l'unico punto fermo e, salvo impensabili ribaltoni dell'ultimo momento, dovrebbe tagliare il traguardo ancora come numero uno dello sport italiano.
La battaglia invece è accesa per entrare oppure restare in Giunta. Il giochi sono molto aperti per i sette posti a fronte delle quindici candidature e tra i papabili nelle posizioni di vertice si trova anche Sergio Anesi. In queste ore il quadro è fluido, c'è chi sale, c'è chi scende e chi invece resta stabile, come il trentino che viene supportato dal territorio e dagli enti di promozione sportiva.
La corsa è davvero dura, ma non impossibile, in quanto Sergio Anesi è forte dell'esperienza in Giunta nell'ultimo quadriennio ed è spendibile dal punto di vista internazionale in qualità di membro di Consiglio dell'Isu-International Skating Union.
Una carta pesante, in particolare, questa del comitato esecutivo dell'Isu, che accoglie tutte le discipline del pattinaggio, perché è in stretto collegamento con il Cio-Comitato olimpico internazionale e quindi potrebbe rappresentare un ponte importante per i vertici dello sport italiano.
Il primo rappresentante trentino nella Giunta nazionale Coni inoltre porta con sé un bagaglio di conoscenze per gli incarichi assunti in precedenza, dalla Federazione italiana sport ghiaccio a quella Internazionale, dallo speed skating al roller sport, dalla Federazione internazionale sport universitari alla presenza in cinque edizioni delle olimpiadi. E’ inoltre apprezzato in quanto è sempre riuscito a valorizzare i cosiddetti sport minori.
Non sono le uniche carte in mano, la vicinanza e il radicamento nel territorio possono infatti anche giocare un ruolo fondamentale. Giovedì 20 aprile a Bolzano è stata lanciata la missione per le XXIII Olimpiadi invernali: 53 atleti provengono dalla Provincia di Bolzano e 13 da quella di Trento su un totale di 133, un dato che si traduce in quasi il 50% di atleti 'prestati' alla causa azzurra.
Quindi sembra più che giustificata una rappresentanza trentina nella governance del sistema sportivo italiano, senza dimenticare che le statistiche indicano Trento al top nell'indice di sportività.
In questo contesto si inserisce anche il rapporto di stima reciproca con il presidente Giovanni Malagò, che più volte ha definito Sergio Anesi "la quintessenza del membro di Giunta Coni" in quanto uomo di sport, competente ed appassionato, vicino a tante discipline e presidenti di Federazione, manager e uomo di caratura internazionale, senza dimenticare la presidenza delle Universiadi in salsa trentina.
Raccolte in corsa e all'ultimo momento da Maribor, le Universiadi trentine si sono rivelate un successo, visto il budget ridotto rispetto alle faraoniche edizioni precedenti, con la valorizzazione delle strutture esistenti e con oltre 3.000 volontari.
Insomma, la lunga rincorsa è appena cominciata, ma pur se difficile la speranza è che un trentino possa essere riconfermato nella Giunta Nazionale del Coni.