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Autisti bigliettai, la sperimentazione funziona: incassati 20 mila euro in più in un mese. Fit Cisl: "Riconoscere 80 centesimi agli autisti". La Provincia: "Si può valutare"

Il bilancio della sperimentazione sulle linee 14 e 17 è positivo. Già prevista l'estensione ad altre quattro linee. Roberto Andreatta: "Stiamo predisponendo i 50 autobus interessati"

Di Luca Andreazza - 12 gennaio 2017 - 11:25

TRENTO. "La sperimentazione funziona e il bilancio è positivo - conferma Roberto Andreatta, dirigente del servizio trasporti della Provincia - i nostri monitoraggi evidenziano una stima di incassi in più pari a circa 20 mila euro mensili, che si traducono in 200 mila su base annua e si potrebbe raggiungere un milione di euro se la bigliettazione a bordo venisse estesa a tutti i mezzi".

 

Il 28 novembre è entrata in vigore la sperimentazione per il contrasto all'evasione tariffaria sulle linee 14 e 17 del servizio urbano del capoluogo, un dispositivo che recepisce quanto contenuto nell'accordo nazionale datato 2013 e attuato dalla giunta provinciale il 18 novembre scorso. Una sperimentazione che verrà estesa ad altre quattro linee: "I temi sul tavolo - prosegue Andreatta - sono ora la definizione percentuale del sovrapprezzo spettante al conducente, che in mancanza dell'accordo è fissato al 50%, la blindatura del posto guida per garantire la sicurezza e il riconoscimento degli straordinari".

 

"In tema bigliettazione a bordo degli autobus cittadini - conferma Andrea Moscon della Fit Cisl - la nostra sigla sindacale ha sempre mantenuto un atteggiamento favorevole e coerente. Oltre al fatto che la norma è prevista nell'articolo 36 del contratto nazionale di categoria, la nostra linea è dettata dalla convinzione che già da decenni in molte città questo servizio è presente e funziona e Trento in questo senso non costituisce una eccezione"

 

Un punto ancora aperto sembra quello del controllo a vista "trasformato nell'ordine di servizio aziendale - dice Moscon - in intercettazione del passeggero che salendo e passando davanti all'autista non abbia effettuato alcuna azione per dimostrare la propria regolarità tariffaria e quindi prende posto sull'autobus. Questo, a nostro avviso, è di difficile attuazione e soggetta a creare situazioni di scontro che potrebbero sfociare in violenza e aggressioni verso l’autista. La sola presenza di personale di verifica e controllo da noi fortemente voluto in questi anni, può ottenere una forte diminuzione dell’evasione tariffaria a bordo dei mezzi perché risulta sempre difficile fare scendere un passeggero che non vuole regolarizzare la propria posizione".

 

"Abbiamo concordato con Trentino Trasporti e Trentino Trasporti Esercizi - spiega il dirigente provinciale - che per i 50 autobus coinvolti nelle ulteriore linee oggetto della sperimentazione si proceda fin da subito con la blindatura tramite la realizzazione della paratia in plexiglas e lo spostamento del validatore. I nostri monitoraggi proseguono per prevedere ulteriori migliorie nei tempi di percorrenza delle diverse tratte e prevenire qualunque problema". 

 

"Questa è una trattativa di alto livello - conferma il sindacalista - e non riguarda più soltanto l'Azienda e i sindacati, ma coinvolge ormai anche la Provincia. In merito all'estensione ad altre quattro linee urbane della mansione da parte dell’autista di controllore e bigliettaio proposta dall’azienda e osteggiata da alcune parti sindacali, la Cisl è pronta all’apertura e al dialogo, se venisse accettato un aumento del ricavo nella vendita del titolo di viaggio che spetta al conducente passando dagli attuali 40 centesimi agli 80 centesimi lordi, il massimo possibile". 

 

"Astrattamente c'è margine - informa la Provincia - analizzando però un equilibrio complessivo del comparto. La valutazione deve tenere conto infatti anche degli autisti dell'extraurbano che già da anni svolgono questa mansione. Detto questo, abbiamo spazio per incrementare la percentuale nella voce stipendiale. Non ci sono neppure veti oppure elementi ostativi per quanto riguarda le modalità e il riconoscimento delle ore straordinarie. Siamo disponibili al dialogo e si parlerà in modo sereno ai tavoli preposti".

 

Un ultimo aspetto riguarda la tecnologia: "questi accorgimenti - conclude Andreatta - ci qualificano e rendono il nostro sistema un esempio. Un altro aspetto di grande interesse è l'implementazione della tecnologia per l'acquisto del biglietto tramite la app Open Move oppure l'sms, in questo senso i tornelli non sono una soluzione: serve un'ottima organizzazione, ma anche la sensibilità dell'utenza e il senso civico di rispettare le regole".

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