Alla StrongmanRun un ponte da 300 metri cubi di legno
Sabato alle 14 a Rovereto torna la corsa più pazza dell'anno. 32 ostacoli tra salite, discese e percorsi in acqua e un mega ponte costruito tutto con la legna di Folgaria

ROVERETO. E' conto alla rovescia a Rovereto per la quinta edizione della StrongmanRun di Rovereto. E tra un ostacolo e l'altro, una salita e una traversata in acqua i concorrenti quest'anno si troveranno difronte un colossale ponte composto da 300 metri cubi di legname, con due torri alte 5 metri e lungo più 8. Un grande struttura che rappresenterà uno dei passaggi obbligati della ormai imminente "corsa pazza" che avrà il via alle 14 e che per la prima volta, la partenza e l'arrivo degli strongman runner si svolgerà in corso Rosmini. Gli ostacoli saranno in totale 32 (16 da superare nei due giri previsti), 2 in più rispetto allo scorso anno.
Il ponte è una delle opere più impressionanti (GUARDA LA FOTOGALLERY) del circuito. Una struttura realizzata interamente con il legname di abete rosso e abete bianco certificato Pefc (che garantisce come il legno provenga da foreste gestite in maniera sostenibile) proveniente dai boschi di Folgaria. “Il Comune di Rovereto ci ha chiesto la disponibilità a realizzare questa importante opera – spiega l'assessore alle foreste e all'agricoltura di Folgaria Erich Carbonari – e noi non ci abbiamo pensato su due volte. Il nostro legno è per la comunità un motivo di vanto. Ogni anno facciamo 2 o 3 aste per un totale di 6 mila metri cubi all'anno di legname commercializzato. Al ponte di Rovereto ci hanno lavorato per due settimane 6 persone e il progetto è stato ideato dall'ingegner Paolo Gasparini. Tra costruzione e taglio sono state impegnate due aziende, la Cdl di Enzo Dell'Eva di Trento e la Luigino Toller di Folgaria. A metà del ponte - completa l'assessore - spiccano i 3 abeti, anch'essi lavorati in legno, che rappresentano lo stemma del comune di Folgaria. Il tutto per un'opera imponente e direi unica per dimensioni e complessità".