Aids, settimana di mobilitazione per il test Hiv. Lila e Arcigay mobilitate: "Rapido e gratuito, lo potete fare direttamente da noi"
Il test si esegue sulla saliva prelevata dall'interno della bocca e dopo trenta minuti si conosce l'esito. "Il test è importante: sono proprio le persone che non sanno di avere l’Hiv che diffondono il virus"

TRENTO. I dati sulla diffusione dell'Hiv in Trentino, l'età del contagio, le fasce più colpite e tutto quello che c'è da sapere lo lasciamo all'appuntamento del primo dicembre, la Giornata mondiale per la lotta all'Aids che sarà celebrata anche qui. Ora occupiamoci dell'European Hiv Testing, l'iniziativa che a livello provinciale è organizzata dalla Lila e che promuove l'importanza del test Hiv come metodo di prevenzione.
Prevenzione secondaria, quella che ti permette, nel caso in cui il test sia positivo, di intervenire immediatamente con le giuste terapie per impedire che si arrivi alla malattia, all'Aids conclamata. Ricordiamo però la prevenzione primaria, quella che si deve mettere in campo per impedire il contagio, per non contrarre il virus: e lo strumento principe, il mezzo più sicuro, il “salvavita” che tutti e tutte dovrebbero portarsi appresso è ancora lui, il preservativo.
Ma torniamo al test, e presentiamo l'iniziativa che la Lila promuove in questi giorni. Da venerdì scorso, e per tutta la settimana fino a domenica prossima, sarà possibile recarsi nella sede di via Fratelli Bronzetti 29 e sottoporsi al test per conoscere il proprio stato sierologico: sieropositivo o sieronegativo. Dalle 15 alle 19, sabato escluso.
Nessun prelievo, niente dolore. Il test si esegue sulla saliva prelevata dall'interno della bocca e dopo trenta minuti si potrà conoscere l'esito. Ma qual è lo scopo di questa campagna? “Sapere presto di avere l’Hiv riduce il rischio di sviluppare complicanze derivate dai danni che il virus può causare al nostro sistema immunitario – spiegano i volontari della Lila – saperlo permette quindi di iniziare la terapia, abbattere i livelli del virus nel sangue e impedire al virus di essere trasmesso ad altre persone”.
Non serve solo per se stessi, non è soltanto una 'questione privata': “No – ci dicono – è una prevenzione collettiva. Essere a conoscenza del proprio stato, della propria sieropositività, impedisce la diffusione del virus: se tutti sapessimo il nostro stato sierologico, l’infezione si potrebbe fermare. Attualmente sono proprio le persone che non sanno di avere l’Hiv che aiutano il virus a diffondersi”.
Ecco spiegato il motivo di questa mobilitazione che oltre alla Lila coinvolge anche l'Arcigay del Trentino. Anche nella sua sede di via al Torrione 6, giovedì dalle 19.30 alle 22.30, sarà possibile sottoporsi al test. E nel caso si scoprisse di essere sieropositivi, niente paura, non sarete lasciati soli né dai volontari della Lila e nemmeno dai ragazzi di Arcigay che sapranno aiutarvi e accompagnarvi nel percorso successivo, quello della terapia.
Ricordiamo che il test è gratuito, non solo alla Lila ma in tutte le strutture pubbliche del Trentino. Che è anonimo, il nome non comparirà mai da nessuna parte. E ricordiamo ancora una volta che il preservativo è importante, che tutti i rapporti sessuali insertivi sono a rischio. Quindi, usa il preservativo e corri a fare il test.