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''Simbolo dell'identità nazionale e della coesione del popolo. Vi invito ad esporlo in tutte le sedi'', l'appello degli Alpini per i 228 anni del Tricolore

Il presidente nazionale delle Penne Nere Sebastiano Favero ricorda quanto accadde il 7 gennaio 1797 e ricorda cosa rappresenti la bandiera

Pubblicato il - 07 gennaio 2025 - 11:30

TRENTO. ''Il Tricolore è nella sua semplice quanto efficace essenza cromatica la rappresentazione della identità nazionale italiana ed è assurta a segno identitario della coesione del popolo. Vi invito ad esporre il Tricolore in tutte le nostre sedi sezionali e di Gruppo, a voler riaffermare e rappresentare la fermezza dei valori alpini, che appaiono integri dopo oltre un secolo di storia e che vedono le penne nere sempre determinate a contribuire al bene comune''. Questo il presidente dell'associazione nazionale alpini Sebastiano Favero in occasione del 228° anniversario della nascita della Bandiera Tricolore.

 

Il numero uno delle Penne Nere tributa un omaggio al simbolo del nostro Paese (dimenticando con artificio retorico, evidentemente, che gli alpini furono, purtroppo, anche strumento di morte e di vili e terrificanti, quanto disastrose, campagne di aggressione dall'Etiopia all'Albania, passando per le fallimentari campagne di Grecia e di Russia) ufficialmente 'nato' il 7 gennaio a Reggio Emilia. ''In quello stesso giorno - spiegano dagli Alpini - del 1797 il Parlamento della Repubblica Cispadana sancì che divenisse “universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori verde, bianco e rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti". Verde, bianco e rosso che sono assurti da allora a simbolo di Patria libera, divenendo poi per trasposizione anche segno identitario come Bandiera della Repubblica Italiana, come sancito dal Decreto presidenziale del 19 giugno 1946 (che ne fissò anche la nuova e attuale foggia). L'Assemblea Costituente il 24 marzo 1947 la rese immortale inserendola all'art. 12 della  nostra Carta costituzionale''.

 

''Il Tricolore - prosegue Favero - è nella sua semplice quanto efficace essenza cromatica la rappresentazione della identità nazionale italiana ed è assurta a segno identitario della coesione del popolo. Sotto questa insegna decine di generazioni hanno servito l’Italia, sia in tempo di pace, sia purtroppo anche in quello di guerra, che tanto dolore e tanti sacrifici ha causato. Mentre la guerra infuria ancora incredibilmente nel cuore dell’Europa e nel vicino Medio Oriente anche nel XXI Secolo, mai come in questi anni si manifesta la necessità di coesione del Paese, per superare il senso di disorientamento che circonda soprattutto le generazioni più giovani e per tornare a guardare con fiducia ad un futuro che sia il migliore possibile''.

 

''Per tutto questo - conclude Favero - vi invito ad esporre il Tricolore in tutte le nostre sedi sezionali e di Gruppo, a voler riaffermare e rappresentare la fermezza dei valori alpini, che appaiono integri dopo oltre un secolo di storia e che vedono le penne nere sempre determinate a contribuire al bene comune. Viva l’Italia, viva il Tricolore e viva gli Alpini''.

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