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La storica “Aquila Nera” chiude dopo oltre 150 anni (tra albergo e bar): “Dai 'miei' tempi la clientela è cambiata. Dispiace chiudere, ma la decisione è presa”

A parlare è la titolare dello storico bar a Fiera di Primiero, Evelina Dalla Sega: “Dopo tanti anni dispiace chiudere, ma la decisione è presa: ieri, nell'ultimo giorno di apertura, abbiamo festeggiato insieme ai nostri clienti storici”

Di Filippo Schwachtje - 07 gennaio 2025 - 18:11

FIERA DI PRIMIERO. Dopo oltre 150 anni di attività, tra albergo e bar, chiude a Fiera di Primiero la storica “Aquila Nera”. L'ultimo giorno di apertura, dice la titolare Evelina Dalla Sega, è stato ieri (6 gennaio) e ha visto l'arrivo nel locale, gestito da Dalla Sega insieme alla sorella, Giovanna, fin dal 1972, di tanti amici e clienti storici per salutare con affetto uno dei punti di riferimento della località primierotta.


“A 83 anni, e dopo 52 da titolare – scherza la titolare – era anche ora. Da diversi anni me lo dicevano qua in paese. Ora staremo a vedere quale futuro ci sarà per il locale, ma per noi quella di ieri è stata l'ultima giornata”. Come detto, Evelina Dalla Sega aveva rilevato l'attività dai precedenti titolari, i signori Bonetti, per i quali aveva lavorato per circa 10 anni come dipendente. La nascita del locale risale però a molto prima, quando nel 1860 nasce l'omonimo albergo nella piazza di Fiera di Primiero.


L'albergo – racconta Dalla Sega – è poi bruciato nel 1932 e non è più stato riaperto. L'intera struttura è stata quindi rimodernata ed è proseguita l'attività del bar”. Attività specializzata in particolare nelle colazioni e nei pranzi. Oltre alla sorella Giovanna, nel corso degli anni in tanti hanno collaborato alla gestione dell'Aquila Nera: “A partire dai miei familiari – continua la titolare –. In estate abbiamo sempre cercato poi dei dipendenti, visto il maggior afflusso di gente”.

 

Dagli anni '70 però, la clientela è cambiata parecchio, riflettendo l'intensa fase di cambiamento a livello economico e turistico vissuto dalle terre alte: “Se guardiamo ai 'miei' anni – dice ancora Dalla Sega – i nostri clienti nella bella stagione erano quasi tutti signori e signore che passavano l'estate in montagna, magari in una seconda casa. Stavano qui per mesi, li si vedeva tutti i giorni. Oggi per la maggior parte vediamo invece turisti”.

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