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“Black Out. Vite sospese”, il Trentino torna in prima serata su Rai Uno: è attesa per il mistery-drama ambientato ad alta quota

Dopo la prima stagione fatta di luci e ombre, c'è attesa per l'arrivo su Rai 1 il 14 gennaio di “Black Out. Vite sospese” 2.  In passato non era mancata la preoccupazione che la fiction potesse influenzare negativamente l’immagine del Primiero, del Vanoi e più in generale del Trentino, critiche erano state espresse per la recitazione che sembrava peccare di freddezza; e la drammaticità, essenziale per una serie come questa, risultava, per alcuni, spesso artefatta

Di Ginevra Facchi - Simone Sartori (Liceo Prati) - 07 gennaio 2025 - 17:54

TRENTO. Martedì 14 gennaio torna in prima serata su Rai 1 “Black Out. Vite sospese”. Con la regia di Riccardo Donna e la partecipazione di Alessandro Preziosi, la prima stagione ha ottenuto un notevole successo, totalizzando circa 4 milioni di spettatori a serata. Non sono però mancate le polemiche, concentrate sulla qualità della serie e sull’immagine in alcuni momenti data del Trentino (QUI L'ARTICOLO).

 

“Black Out. Vite sospese” è un mistery-drama ambientato ad alta quota, nelle meravigliose località di Vanoi, Sagron Mis e Primiero. La serie narra le vicende dei clienti di un albergo di lusso in un polo sciistico della Valle del Vanoi, giunti in Trentino per trascorrere una piacevole vacanza durante le festività natalizie. Tuttavia, un violento terremoto e il distacco di una slavina finiscono per isolare completamente la valle, impedendo così i soccorsi e lasciando i protagonisti in balia di loro stessi.

 

In questo isolamento forzato, i malcapitati capiranno che tra loro non tutto è come sembra: verranno a galla menzogne, rapporti ambigui e segreti nascosti: in questa serie adrenalinica e carica di tensione, i personaggi vedranno venire meno le loro certezze sugli altri e su loro stessi, fino ad arrivare a temere per la loro stessa vita, minacciata dall’isolamento e dalla presenza di un assassino. 

 

Una serie perfetta per gli amanti del thriller insomma, che richiama le ambientazioni dei noir scandinavi e ne coglie perfettamente le note visive, generando nello spettatore grandi aspettative. Purtroppo, però, fatta eccezione dell'interpretazione di Alessandro Preziosi nei panni del protagonista e per quella di Marco Rossetti, che donano credibilità a questo incastro di misteri e non detti, la recitazione della serie sembra peccare di freddezza; e la drammaticità, essenziale per una serie come questa, risulta spesso artefatta. 

 

Le critiche tuttavia riguardano anche la trama, che secondo alcuni è andata scemando nel corso della serie, perdendo di vista il tema centrale e ostacolata nella comprensione da effetti speciali ritenuti superflui. La critica più pesante però riguarda l’ipotesi che la serie si ispiri alla tragedia avvenuta il 18 gennaio 2017 nella località di Rigopiano, in Abruzzo, quando una valanga ha investito un albergo, causando 29 vittime e ottenendo la nomina di seconda valanga più disastrosa della storia in Europa. 

I produttori, però, hanno smentito prontamente le critiche, affermando che l’unico possibile riferimento alla tragedia poteva essere stato inconscio e in nessun modo volontario.

 

Per quanto riguarda l’impatto sul territorio la serie ha ottenuto, almeno nelle fasi iniziali, un riscontro molto positivo: “Siamo orgogliosi che la produzione abbia nuovamente scelto il Trentino, per girare anche la seconda serie", aveva fatto sapere la vice presidente e assessora alla cultura della Provincia, Francesca Gerosa, all’inizio delle riprese della seconda stagione della serie nel gennaio 2024: "Questa avvincente storia di mistero porterà i magnifici scenari montuosi del Primiero e del Vanoi nuovamente alla ribalta nazionale, facendoli conoscere in tutta Italia”.

 

Per le riprese della serie, infatti, il territorio ha ospitato una troupe composta da più di cento persone, con oltre ottanta attori e varie comparse, generando in 71 giorni di riprese un indotto di 1.700.968,33 di euro

 

Anche l’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, si era dichiarato entusiasta per l’opportunità di ospitare il set di una serie Rai nel territorio e soprattutto per la collaborazione con Trentino Film Commission, un ente che si occupa di produzioni cinematografiche, pubblicitarie, televisive e di documentari nazionali e internazionali che decidono di inserire nei loro progetti anche il territorio trentino.

 

Luci e ombre, insomma: la preoccupazione è che la fiction possa influenzare negativamente l’immagine del Primiero, del Vanoi e più in generale del Trentino, producendo un effetto contrario a quello sperato dagli assessori Gerosa, Bisesti e dalla Trentino Film Commission, che ha collaborato alla produzione della serie.

 

L’uscita della seconda stagione dunque è circondata da attese e soprattutto dubbi, che potranno essere chiariti solamente dopo la messa in onda. La serie verrà trasmessa con un episodio a settimana, per un totale di otto puntate, a partire da martedì 14 gennaio su Rai 1 in prima serata.

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