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Via libera alla demolizione del complesso ex Artigianelli: "Passo fondamentale per la riqualificazione dell'area". Trasferito il mosaico del Cristo Benedicente

L’intervento, del valore complessivo di 2,3 milioni di euro, ha come obiettivo la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’area di circa 15.500 metri quadrati, attualmente occupata dall’edificio

Pubblicato il - 29 dicembre 2024 - 21:46

PERGINE VALSUGANA. Via libera alla demolizione del complesso ex Artigianelli a Susà di Pergine Valsugana. L'intervento, del valore complessivo di 2,3 milioni, ha l'obiettivo primario la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’area di circa 15.500 metri quadrati, attualmente occupata dall’edificio. Questa la determina del Servizio opere civili dell'Agenzia provinciale per le Opere pubbliche

 

Il progetto prevede una spesa di 1.704.781,68 euro per i lavori e i relativi oneri di sicurezza. I lavori saranno affidati tramite procedura negoziata e la durata stimata dell’intervento è di sei mesi. I cantieri dovrebbero prendere quindi avvio e concludersi nel 2025.

 

“Questa demolizione rappresenta un passo fondamentale verso la riqualificazione della zona”, dice il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. “L’intervento non si limita alla semplice rimozione dell’edificio, ma segna l'inizio di un processo che permetterà di restituire l’area alla collettività, valorizzandola in modo da favorire la socialità. Il dialogo con il Comune di Pergine Valsugana è già avviato, con l’obiettivo di definire insieme le modalità per una valorizzazione che risponda alle esigenze della cittadinanza”.

 

Costruito tra il 1963 e il 1965 come seminario minore, il complesso ex Artigianelli è stato successivamente trasformato in scuola pubblica. La demolizione sarà realizzata in due fasi: la prima prevede le opere preliminari, inclusi i trattamenti per la gestione dei rifiuti pericolosi eventualmente presenti, mentre la seconda fase sarà dedicata alla demolizione vera e propria. Il materiale derivante dalla demolizione verrà gestito in modo sostenibile, con il riutilizzo delle macerie frantumate, macinate e vagliate in sito.

Un elemento di particolare valore storico presente nell’edificio, il mosaico del Cristo Benedicente, è stato già rimosso e trasferito nella chiesa di Sant'Alessandro a Riva del Garda. L’opera, che ha decorato l’edificio per decenni, rappresenta una parte significativa della storia di un luogo che ha ospitato diverse generazioni di studenti e ha costituito, per molti anni, un importante punto di riferimento educativo per l’intera comunità.

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