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Scuola, in Alto Adige aggiunti al personale docente 200 insegnanti: per "migliorare la qualità dell'offerta formativa" investimento da 11 milioni di euro all'anno

La Giunta provinciale di Bolzano fa un passo avanti verso il rafforzamento dell'offerta formativa in Alto Adige con un aumento dei posti del personale scolastico. Il presidente Arno Kompatscher: “Nonostante il calo del numero di alunni, l'offerta formativa sta diventando più ampia e completa. Ciò significa più lezioni, più supporto individuale e offerte educative personalizzate”

Pubblicato il - 10 dicembre 2024 - 16:56

BOLZANO. La Giunta provinciale ha deliberato oggi, 10 dicembre, l’aumento del numero di posti del personale docente di 200 unità, al fine di soddisfare le crescenti richieste del mondo della scuola.

 

Secondo il presidente della Provincia Arno Kompatscher, questa decisione fa parte di una strategia educativa complessiva volta a migliorare ulteriormente la qualità dell'offerta formativa in Alto Adige e a rispondere alle sfide di una società in continua evoluzione.

 

“L'istruzione rimane una responsabilità centrale. In Alto Adige, una provincia con una minoranza linguistica e culturale, la scuola e la cultura svolgono un ruolo fondamentale”, ha spiegato Kompatscher. “Nonostante il calo del numero di alunni, l'offerta formativa sta diventando più ampia e completa. Ciò significa più lezioni, più supporto individuale e offerte educative personalizzate”.

 

L’aumento della pianta organica provinciale complessiva di 200 posti di personale docente, si basa sulla consapevolezza che il sistema educativo sta affrontando sfide sempre più complesse. In particolare, cresce la necessità di insegnanti dedicati al supporto linguistico e al sostegno per bambini che necessitano di ulteriori strumenti per un pieno inserimento scolastico.

 

“In una società caratterizzata da un'alta diversità, è fondamentale soddisfare le esigenze individuali degli alunni”, ha aggiunto Kompatscher. Un altro punto importante è la promozione dell'educazione linguistica. “La separazione dei sistemi scolastici per le tre comunità linguistiche rimane una garanzia per la tutela delle minoranze e per un'istruzione di alta qualità”, ha concluso il presidente della Provincia.

 

La spesa ammonterà a 11 milioni di euro all'anno. I fondi sono destinati ad aumentare la qualità dell'insegnamento e, in particolare, a rafforzare le competenze linguistiche e l'integrazione degli alunni provenienti da contesti culturali e linguistici diversi.

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