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"Persone coraggiose e generose", il Comune conferisce la cittadinanza onoraria al soccorso alpino: "Siamo grati e orgogliosi"

La Delegazione Bellunese ha ottenuto la cittadinanza onoraria: "In 70 anni il soccorso alpino ha fatto a livello italiano 222.762 interventi, soccorso 238.935 persone impiegando oltre 1 milione di soccorritori. Nella sola provincia di Belluno stiamo parlando di circa 1.200-1.300 interventi all’anno in crescita che contano su una base di 500 volontari"

Di Antonio Gheno - 06 dicembre 2024 - 09:58

BELLUNO. Sabato 7 dicembre mattina, nel municipio di Belluno, avverrà la cerimonia ufficiale di consegna della cittadinanza onoraria al Cnsas, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, e alle sue articolazioni territoriali nello specifico al soccorso alpino e speleologico Veneto e alla 2 Zona Delegazione Dolomiti bellunesi - Stazione di Belluno, già approvata all’unanimità nell’ultimo consiglio comunale che si è tenuto venerdì 29 novembre.

 

Il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin ha così commentato l’iniziativa: "Con grande orgoglio e profonda gratitudine, il Consiglio comunale di Belluno ha deciso di conferire al soccorso alpino la cittadinanza onoraria. È un riconoscimento simbolico che vuole esprimere tutto il nostro grazie per ciò che in questi settant’anni di attività i volontari, uomini e donne straordinari, hanno fatto per il nostro territorio, le nostre comunità e i turisti. Il soccorso alpino è composto da persone generose e coraggiose, che dedicano il proprio tempo, le proprie competenze e il proprio cuore al servizio di chi vive, ama e rispetta la montagna. Operano in silenzio, spesso in condizioni difficili, affrontando situazioni di emergenza con una forza d’animo che non si può che ammirare. Rappresentano il vero spirito del volontariato: noi siamo orgogliosi di questo e di essere stati tra i primi territori provinciali a costituire una propria delegazione".

 

Il primo cittadino ha voluto far presente inoltre che, in questi anni, il corpo del Soccorso alpino ha saputo evolversi rispondendo alle nuove sfide di un turismo in crescita e promuovendo una maggiore consapevolezza sui rischi della montagna attraverso campagne di sensibilizzazione, formazione e comunicazione, condotte anche con i moderni strumenti digitali, contribuendo a costruire una cultura della sicurezza, fondamentale per il futuro.

 

Il delegato del soccorso alpino e speleologico per la zona Dolomiti Bellunesi Alex Barattin ha voluto riportare il sentimento di forte emozione che si è percepito durante la votazione in consiglio comunale, dell’odg sulla cittadinanza onoraria, affermando che è stata un’occasione di dimostrazione della vicinanza delle istituzioni al territorio e ai suoi cittadini volontari che compiono un lavoro importante ma anche delicato che ha a che fare con momenti a volte tragici per le famiglie.

 

Fabio Rufus Bristot, volto noto del soccorso alpino bellunese, si è detto onorato di essere presente in questo avvenimento “che non è solo un gesto simbolico ma sostanziale ai cittadini volontari della montagna e, a mio avviso, è un riconoscimento di altissimo profilo istituzionale per un organo di volontariato che opera in sinergia con enti pubblici, legati alla tutela e salute dei cittadini, e che affonda le sue radici proprio nella provincia di Belluno: si pensi che tra le prime sezioni create nel 1954 a livello nazionale ben 9 erano bellunesi e che la legge del 1974 è nata a Belluno così come la normativa sull’elisoccorso. Ora abbiamo presentato al governo altri due disegni di legge che, se approvati, porteranno ad ulteriori importanti riforme”.

 

Gli assessori alla protezione civile Lorenza De Kunovich, alle politiche sociali Marco Dal Pont e alla cultura Raffaele Addamiano hanno orientato i loro interventi sull’importanza di avere un’associazione di volontari che opera in questo modo su un territorio come quello dolomitico che è sempre più meta di turisti inesperti e che quindi necessita, purtroppo, di interventi sempre più frequenti da parte dei soccorritori. “Si pensi che in 70 anni il soccorso alpino ha fatto a livello italiano 222.762 interventi, soccorso 238.935 persone impiegando oltre 1 milione di soccorritori. Nella sola provincia di Belluno stiamo parlando di circa 1.200-1.300 interventi all’anno in crescita che contano su una base di 500 volontari. Da qui l’importanza di proseguire con il lavoro di creazione di una cultura della montagna per la montagna” ha commentato Addamiano.

 

Il lavoro del Cnsas è fatto sempre in zone impervie e quindi poco o per nulla visibile dalla cittadinanza perciò sabato pomeriggio lo stesso soccorso alpino farà delle dimostrazioni dalla guglia del campanile del Duomo.

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