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Il segreto del Norway ski team è l'allenamento sulle piste della Paganella: "Partnership proficua per visibilità ma che ci mette alla prova"

I norvegesi sono ormai di casa in Paganella, scelta come base d’allenamento europea già nel lontano 2011 e da allora mai più abbandonata. Il direttore di Paganella Ski, Ruggero Ghezzi: "La partnership con la nazionale norvegese è indubbiamente proficua in termini di promozione e visibilità per la nostra skiarea e questo è altrettanto stimolante"

Foto PegasoMedia
Pubblicato il - 26 dicembre 2024 - 11:22

ANDALO. Il Norway Ski Team, la nazionale norvegese di sci alpino, sta vivendo una prima parte di stagione positiva in coppa del Mondo, iniziata con la tripletta siglata a Sölden da Alexander Steen Olsen, Henrik Kristoffersen e Atle Lie McGrath. Il dream team scandinavo vuole confermare il proprio trend positivo e in questi giorni si è allenato sulle piste del comprensorio Paganella Ski, che hanno permesso a McGrath e compagni di preparare al meglio i prossimi appuntamenti del massimo circuito internazionale, su tutti lo slalom gigante e lo slalom speciale dell’Alta Badia.

I norvegesi sono ormai di casa in Paganella, scelta come base d’allenamento europea già nel lontano 2011 e da allora mai più abbandonata. Un dato che testimonia la qualità e le caratteristiche tecniche della skiarea, che ha messo a disposizione del Norway Ski Team il pendio della pista Olimpionica II, fresca di make-up.

"La partnership con la nazionale norvegese è indubbiamente proficua in termini di promozione e visibilità per la nostra skiarea e questo è altrettanto stimolante", commenta Ruggero Ghezzi, direttore di Paganella Ski. "I grandi campioni di coppa del Mondo ci mettono alla prova sotto il profilo tecnico, avendo sempre esigenze particolari. Permette anche a noi di crescere".

Così come sono cresciute la fama e la qualità tecniche della pista Olimpionica II. "La novità di questa stagione è proprio l’allargamento nella parte centrale della pista Olimpionica II, che ora può vantare una larghezza di quasi 50 metri e una pendenza che supera il 50%. È ancora più tecnica e adrenalinica", aggiunge Ghezzi. "Questo intervento è stato fortemente voluto anche per avere continuità nel panorama delle competizioni internazionali. Abbiamo già ospitato gare di Coppa Europa per tanti anni, ora vogliamo l’omologazione permanente della pista e ritornare nel circuito".

A fare da certificato di garanzia, in tal senso, sono le parole degli atleti stessi. Si dice soddisfatto, sia dell’avvio di stagione che del lavoro svolto in Paganella, anche l’allenatore del Norway Ski Team Ola Masdal. "Avere un pendio come quello dell’Olimpionica II, che ci consente di allenarci in slalom e in gigante al tempo stesso, è ottimo per noi, anche sotto il profilo della sicurezza – commenta Matsdal -. Siamo riusciti a provare diverse situazioni. Il segreto del nostro ottimo rendimento di squadra? Abbiamo cercato di creare una mentalità forte, un team in cui tutti si aiutano: ognuno porta un valore all’altro e riceve qualcosa da ognuno. Quella con Paganella Ski per noi è la miglior partnership possibile: per i ragazzi e per tutto il nostro staff è sempre un piacere tornare qui, sia in estate che in inverno. È il mio posto favorito di tutto il circuito".

 

Non solo la squadra norvegese in Paganella, visto che in questi giorni si è allenato anche il forte gigantista della Repubblica di Andorra Joan Verdú, particolarmente felice di affinare la preparazione su un tracciato tecnico come quello dell'Olimpionica 2, molto simile a quello della Gran Risa.

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