I "Limno" hanno salvato il lago dall'inquinamento che oggi è Bandiera Blu, dopo 50 anni queste strutture non servono più e vengono rimosse
Il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco permanenti di Trento è pronto a entrare in acqua per le operazioni di recupero e smaltimento dei quattro "Limno", gli ossigenatori che hanno permesso di salvare il lago

CALDONAZZO. Finisce un'epoca per la Valsugana, la conclusione di un percorso che ha portato il lago di Caldonazzo dagli enormi problemi di inquinamento alla possibilità di fregiarsi della Bandiera Blu. Il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco permanenti di Trento è pronto a entrare in acqua per le operazioni di recupero e smaltimento dei quattro "Limno" (un'opera è stata dismessa anni fa e un'altra è stata trasferita a Canzolino), gli ossigenatori che hanno permesso di salvare lo specchio d'acqua.
Un lavoro affidato al nucleo sommozzatori: l'intervento prevede il coinvolgimento a turni delle 13 unità del nucleo sommozzatori, coordinato dai capi reparto Michele Camin e Antonio Cattani, e del servizio Bacino montani della Provincia.
L'avvio delle operazioni è programmato per lunedì 7 ottobre. Questi ossigenatori sono stati in funzione fino a pochi mesi fa e ora hanno completato il ciclo. Il tempo per completare le attività, rimuovere e smaltire i materiali è stimato in due settimane.
I 'Limno' hanno una forma a campana e sono alti 4 metri, si trovano attualmente sul fondale a 30 metri di profondità all'altezza della Ca' Rossa e verso il centro del lago. E' un'attività complessa per la grandezza delle strutture ma anche per la necessità di tagliare il cavo d'acciaio d'ancoraggio e per la presenza delle tubazioni.
Queste strutture sono state, infatti, posizionate alla fine degli Anni '70, i "Limno" furono collocati per rimuovere il materiale inquinante che stavano soffocando il lago. Un'attività che sostanzialmente andava a chiudere il cerchio di una serie di interventi per riqualificare la zona.
Dopo aver costruito le nuove fognature di Pergine Valsugana, Calceranica, Caldonazzo e Tenna per separare le acque nere da quelle bianche per scongiurare ogni possibile forma di inquinamento dal lago, l'ultimo passo fu quello di posizionare, e ancorare, i sei ossigenatori e costruire un anello di tubazioni per smaltire l'inquinamento prima che la situazione potesse diventare irreversibile.
Un intervento pionieristico, all'epoca sperimentato solo in Svezia, che con costanti monitoraggi, controlli e miglioramenti si è rivelato decisivo per le sorti dello specchio d'acqua. I sei "Limno" hanno funzionato e oggi il lago è Bandiera Blu. Ora, però, queste strutture devono essere recuperate per dare poi avvio ai prossimi progetti.