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Corsa contro il tempo per aprire a Natale l'impianto da sci (o almeno il campo scuola) in Predaia, Trentino Sviluppo cerca un gestore dopo il passo indietro di Joy Alps

Negli scorsi giorni Joy Alps ha annunciato la chiusura della skiarea in Predaia. Alla base della scelta una vertenza con il Solarium. La decisione è stata critica e bocciata dai Comuni. Intanto Trentino Sviluppo, proprietaria dell'impianto cerca una soluzione con un'Associazione sportiva dilettantistica ma il tempo stringe

Foto di Elisa Fedrizzi
Di Luca Andreazza - 21 dicembre 2024 - 19:43

PREDAIA. Non si sblocca la situazione in val di Non per l'apertura della skiarea della Predaia. E' corsa contro il tempo per cercare di avviare, almeno, il tapis roulant a servizio del campo scuola. Le attività sono frenetiche per accordarsi sulla gestione dopo l'annuncio degli scorsi giorni della Joy Alps di tenere chiusi gli impianti.

 

Alla base della decisione una vertenza irrisolta da un decennio tra la società impianti e la famiglia che gestisce il Solarium. Non si è mai riusciti a raggiungere un accordo su alcune partite economiche e di collaborazione. Una situazione che si è trascinata nel tempo fino alla crisi definitiva dei rapporti.

 

Già nella scorsa primavera la società impianti aveva ipotizzato una chiusura invernale in assenza di una risoluzione della questione. Nel frattempo è stata anche costituita un'Associazione sportiva dilettantistica per la gestione della zona della Predaia ma la sistemazione dei rapporti, anche in questo caso, era considerata un'azione fondamentale. Nelle settimane scorse c'è stata l'ennesima fumata nera. A quel punto Joy Alps ha annunciato la chiusura dell'area.

 

Un fulmine a ciel sereno e subito si sono mossi i Comuni di Predaia e di Sfruz. Una dura lettera indirizzata all'ente gestore per chiedere "l'apertura immediata degli impianti senza se e senza ma". Una scelta di Joy Alps definita illegittima e, per questo, hanno ipotizzato la decadenza del Cda e di rivalersi anche dal punto di vista legale. Anche lo sci club 4 Ville ha espresso forti preoccupazioni per l'attività ma anche perché a pagare la situazione alla fine sono le famiglie e i giovanissimi (Qui articolo). 

 

Le comunità di Predaia e Sfruz, hanno spiegato le amministrazioni locali, contano 7.500 abitanti, più di 3.000 famiglie, più di 600 alunni che frequentano le scuole dell’obbligo, circa 200 bambini che frequentano le 7 scuole d’infanzia, e altri circa 200 con età 0-3 anni, e hanno espresso, negli incontri organizzati sul territorio, la volontà di poter usufruire degli impianti di risalita. A muoversi anche Flavio Roda, il presidente della Federsci nazionale (Qui articolo).

 

Eppure, per ora, non è bastato. Nessun arretramento ma un passo indietro della Joy Alps che ha sostanzialmente rimesso gli impianti nelle mani della proprietaria degli asset, Trentino Sviluppo. La società pubblica cerca di accelerare la definizione della partita e fin da subito si è attivata a pieno regime per sbrogliare una situazione complessa e con tempi particolarmente stretti, se si vuole sfruttare il traino delle festività di Natale e di Capodanno. 

 

L'intenzione è quella di procedere a una gestione diretta, affidare l'area all'Associazione sportiva dilettantistica. L'iter è attivo, sono in corso le verifiche dei requisiti necessari per poter percorrere questa strada, la presenza in primis di un codice Ateco per poter gestire degli impianti. Il Natale, però, è vicino e nelle prossime ore dovrebbe arrivare un semaforo verde per predisporre l'area in fretta, posizionare i macchinari e poter almeno aprire il campo scuola.

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