13 saggi e 50 siti, un doppio volume per i parchi e giardini storici in Trentino
L'opera edita dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia di Trento spazia dalla tutela del paesaggio, alla rappresentazione dei giardini in fotografia, passando per i restauri di beni di grande valore e presenta i 50 siti di maggiore interesse in Trentino

TRENTO. Oggi al Palazzo delle Albere è stato presentato il doppio volume "Parchi e giardini storici in Trentino: tra arte, natura e memoria" dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia di Trento in collaborazione con il Servizio Attività culturali.
"Reale o immaginario, incantato o stregato, sacro o profano, privato oppure pubblico, il giardino - ha introdotto il soprintendente Franco Marzatico - in forma scritta o figurata, si presta a interpretazioni discordanti in termini estetici, poetici, figurativi, esistenziali e comunicativi. Se da un lato si offre al risveglio dei sensi nei giochi di luci e ombre, profumi, brezze e calura, dall'altro si propone, in chiave mistica e spirituale, anche come luogo di pace e contemplazione.
Beni 'superflui' carichi di valenze simboliche, distintivi sul piano della cultura e delle mode che solo in parte si lasciano piegare ai desideri e alle ambizioni degli uomini. Conoscere è dunque condizione essenziale per conservare e valorizzare, anche in rapporto al nuovo turismo culturale, siti particolarmente esposti a trasformazioni e interventi inappropriati".
All'appuntamento sono intervenuti i curatori e l'architetto Wolfgang von Klebelsberg, presidente regionale Adsi (Associazione Dimore Storiche Italiane). L'opera, edita dalla Soprintendenza a conclusione di un'ampia campagna di censimento e catalogazione è dedicata alla memoria di Antonia Marzani, per lunghi anni presidente regionale dell'associazione, in ricordo della sua difesa tenace di ville, palazzi, castelli della regione.
Il primo volume, a cura di Alessandro Pasetti Medin, con la collaborazione di Katia Malatesta, raccoglie 13 saggi che mettono a fuoco diversi aspetti interdisciplinari, come la tutela dei "paesaggi culturali" in Italia e in Europa, la rappresentazione del giardino in fotografia, passando per le realtà scomparse o in pericolo e il rapporto con la città e il paesaggio. La pubblicazione approfondisce inoltre casi di particolare importanza come i giardini del Castello del Buonconsiglio ed i recenti restauri del giardino Garbari di Trento, del parco delle Terme di Levico, dei giardini dei Ciucioi a Lavis e di Villa de Mersi a Villazzano. L'opera documenta anche gli interventi virtuosi delle pubbliche amministrazioni che hanno restituito alla collettività gli spazi verdi sottratti al rischio di abbandono e degrado.
Il secondo volume, a cura di Giuseppe Bagnoli, Francesca Bertamini e Nicoletta Boccardi, presenta 50 siti selezionati e di particolare rilievo presenti su tutto il territorio trentino: una prima ricognizione che ha permesso di mettere in risalto diverse tipologie di beni pubblici e privati (parchi cittadini e giardini del Kurort, di castello, di villa suburbana, di palazzo signorile). Accanto agli spazi verdi più conosciuti o documentati, sono stati presentati in volume anche alcuni giardini "da scoprire" o "da ricordare". La varietà e ricchezza delle componenti architettoniche e vegetali del giardino storico (fontane, padiglioni, serre, voliere, impianti formali o romantici, ecc.) ha condotto inoltre all'elaborazione di un glossario ad hoc e illustrazioni per un'articolata introduzione alla geografia e alla "grammatica" dei monumenti verdi del Trentino.