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Coronavirus in Trentino, il Cibio: ''Terminata la sperimentazione del test salivare: funzionano. Siamo pronti e attendiamo il definitivo via libera dalle autorità sanitarie''

Dovrebbe essere questione di pochi giorni per poter utilizzare questo strumento nella lotta a Covid. I sindacati Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Pat di accelerare nell'ottenimento delle autorizzazioni e nella campagna vaccinale

Di Luca Andreazza - 24 aprile 2021 - 21:52

TRENTO. "Siamo pronti, si è conclusa la fase di raccolta dei mille campioni di analisi in parallelo ai tamponi naso-faringei". Così Massimo Pizzato, virologo del Cibio e coordinatore del corso di laurea di Medicina e Chirurgia a Trento sul progetto dei test salivari. "La sensibilità di questo strumento sembra buona dalle indicazioni preliminari, ma aspettiamo per i prossimi giorni i risultati definitivi elaborati dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari".

 

Dovrebbe essere quindi questione di pochi giorni per poter utilizzare questo strumento nella lotta a Covid. Il test salivare si potrebbe adattare a tutte le esigenze, ma considerato meno invasivo del tampone naso-faringeo, il suo utilizzo potrebbe essere disposto in particolare sulla sorveglianza di determinate categorie.

 

"Mettiamo a disposizione laboratorio, competenze e know-how - aggiunge il virologo del Cibio - poi ci adattiamo alle indicazioni delle autorità. Personalmente ritengo che avrebbe senso sfruttare questo strumento nelle scuole e nelle società sportive per esempio. In definitiva in quelle situazioni per le quali c'è la necessità di raggiungere certi numeri abbinata alla velocità dell'esito".

 

Questo strumento dovrebbe affiancare i tamponi naso-faringei e i test antigenici nell'accertare le positività. La stima è quella di arrivare a regime all'analisi di 3 mila test salivari ogni giorno e con il livello di affidabilità paragonabile a quello del metodo standard. "Il sistema comunque - prosegue Pizzato - è molto rapido e il risultato arriva in circa 24 ore. Tutto è stato ottimizzato già da metà febbraio, siamo operativi e c'è il giusto supporto umano per garantire la massima affidabilità e tempestività delle analisi".

 

Archiviate le iniziali difficoltà a reperire alcune strumentazioni (si è dovuto produrre in corsa le provette per l'impossibilità di reperirle sul mercato, un brevetto di un'azienda trentina), sono stati superati anche gli ultimi ostacoli burocratici con il semaforo verde del Comitato etico scientifico arrivato a fine febbraio. Da lì è partita la sperimentazione sul campo insieme all’Unità di microbiologia dell’Apss diretta dalla dottoressa Lucia Collini per concludere definitivamente l'iter. L'ultimo step è quello di ottenere il via libera finale.

 

Intanto Lombardia e altre Regioni accelerano proprio per poter utilizzare i test salivari nelle scuole. "Noi siamo pronti e sull'ok finale c'è un po' di confusione - dice Pizzato - il presidente Attilio Fontana ha spiegato che per parte loro avevano già avanzato al Cts una richiesta simile, senza ottenere risposte. Poi negli scorsi giorni il ministro Roberto Speranza ha confermato che tutti i tipi di test già autorizzati in Paesi che fanno parte del G7 possono essere utilizzati anche in Italia. A ogni modo aspettiamo indicazione per entrare definitivamente in operatività". 

 

A spingere sull'utilizzo dei test salivari ci sono anche i sindacati. "Concludere la fase di sperimentazione e adottare in modo esteso l'uso dei test salivari prodotti dal Cibio - commentano Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil) - è fondamentale per gestire la prossima fase di riaperture, garantendo il tracciamento dei casi di infezione, considerato che la campagna vaccinale, pur procedendo speditamente, non potrà coprire tutti i cittadini se non alla fine dell'estate".

 

La richiesta delle parti sociali è quella di implementare anche la campagna vaccinale. "Chiediamo alla Giunta provinciale di accelerare le procedure per il rilascio delle autorizzazioni da parte dell'Istituto superiore di sanità. I nuovi test salivari posso diventare un alleato preziosissimo per garantire il ritorno in presenza a scuola al 100%, per la riapertura del settore turistico in sicurezza grazie ai green pass e per la ripresa dei ristoranti anche nei locali interni e di tutte le altre attività al chiuso. Inoltre è indispensabile accelerare sulla campagna vaccinale, raggiungendo il prima possibile gli standard di somministrazione giornaliera", concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

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