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Rossi e Kompatscher uniti per il "Sì". I 5 Stelle sul Bondone per dire "No"

Ultimi giorni per gli appelli al voto. I due Governatori del Trentino Alto Adige sui giornali per sostenere il referendum, Fraccaro e i 5 Stelle in cima al monte di Trento con tanto di VIDEO

Di Luca Pianesi - 30 novembre 2016 - 18:40

TRENTO. Ci mettono la faccia i due presidenti di Provincia Ugo Rossi e Arno Kompatscher, con tanto di foto con stretta di mano, per dire "Sì" al referendum. Ci hanno messo le gambe, invece, i 5 Stelle guidati dal deputato Fraccaro, per dire "No" con tanto di rimbombo da effetto "eco". A pochi giorni dal voto per il referendum i sostenitori di una e l'altra parte stanno "sparando" gli ultimi colpi. Domani vedrete scendere in campo nientemeno che i due governatori del Trentino Alto Adige. Uniti in una stretta di mano appariranno sulle pagine dei giornali cartacei della provincia con titolo in rosso "Per un Trentino più forte, per un'Italia più dinamica".

 

"I governi delle Province autonome di Trento e Bolzano - si legge nel testo che sarà diffuso - hanno condiviso e sostenuto il grande e positivo lavoro compiuto dai deputati e dai senatori del centrosinistra autonomista, eletti nella nostra Regione. Per la nostra autonomia questa riforma è positiva perché, se sarà approvata, in futuro le modifiche al nostro Statuto di autonomia potranno avvenire solo sulla base di un'intensa con le nostre Province autonome e non più in modo unilaterale, come invece prevede la Costituzione attuale. E' per queste ragioni -  conclude il messaggio - che, insieme al presidente Kompatscher ai nostri parlamentari e alle forze politiche del centrosinistra autonomista chiediamo di andare a votare, domenica prossima, e di votare Sì". Firmato Ugo Rossi.

 

I primi sostenitori del "No", invece, è risaputo, sono quelli del Movimento 5 Stelle e martedì pomeriggio hanno voluto ribadire il concetto addirittura "gridandolo" dalla cima del Monte Bondone (battendo così anche gli Schützen di Primon che avevano portato bandierine e un grande cartellone, anche loro per dire No, in cima alla Marzola). E così i portavoce locali del M5S con il deputato Riccardo Fraccaro, impegnati in questi giorni nel tour in camper per portare in tutte le valli trentine le ragioni del No al referendum costituzionale, sono saliti sul Monte di Trento e si sono cimentati con una ferrata e un ponte tibetano. Dalla cima del Bondone hanno quindi gridato forte il loro "No" a quella che definiscono "una riforma accentratrice, antidemocratica e molto pericolosa per il futuro dell'Autonomia del Trentino Alto Adige". Un "No" con effetto eco.

 

 

 

 

 

 

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