Rinvio a giudizio per Baratter: "Si faccia in fretta per mettere fine alle speculazioni"
Il presunto accordo elettorale con gli schützen non è stato archiviato, Baratter a processo. "Massima fiducia nella giustizia"

TRENTO. “Ho appreso dalla stampa che il giudice per le indagini preliminari Claudia Miori, avrebbe smentito la pubblica accusa, rappresentata dal procuratore Giuseppe Amato, che non vedeva nessuna rilevanza penale nei miei comportamenti.
Apprendo quindi che sarebbe necessario un processo, che affronterò con la fiducia di chi ritiene di non avere nulla da rimproverarsi e ha massima fiducia nella giustizia. Chiedo solamente che si faccia più in fretta possibile per mettere fine alle speculazioni".
Chiede questo Lorenzo Baratter, consigliere provinciale delle Stelle Alpine che a questo punto, assieme a Paolo Dalprà e Giuseppe Corona, dovrà comparire davanti al giudice per rispondere del reato di corruzione elettorale. La gip ha rigettato la richiesta di archiviazione che la stessa procura aveva sostenuto. L'ha fatto dopo che Riccardo Fraccaro dei 5 Stelle si era opposto.
I fatti, come noto, si riferiscono all'accordo pre-elettorale che Baratter, Corona e Dalprà siglarono prima delle elezioni regionali del 2013 per garantire un sostegno economico alla Federazione degli Schützen. “Una grossolana ingenuità, un malinteso senso di quelle che sono le regole della buona politica”, aveva scritto la procura per sottolineare come il fatto fosse censurabile ma non penalmente rilevante. Di parere diverso il gip: “Il sostegno degli schützen ai due candidati, e in particolare a Baratter che poi risulta eletto, in cambio di una quota mensile da parte degli stessi candidati non può che essere di natura elettorale”. E in questo contesto di natura penale.