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Tsunami giudiziario, la Lega non "scarica" Cristina Santi. Binelli: "E' una brava persona. Siamo certi dimostrerà la propria innocenza. Resta la nostra candidata a sindaca"

"Quanti processi abbiamo visto concludersi con l'assoluzione dell'imputato? Cristina Santi era e resta la nostra candidata. Come avviene in un paese democratico, si è innocenti sino a prova contraria, anche se oggi c'è la tendenza a celebrare subito i processi pubblicamente e condannare immediatamente" commenta il segretario provinciale della Lega

Di D.L. - 03 dicembre 2024 - 15:54

TRENTO. "I processi si fanno nelle sedi opportune e non sui media o sui social. L'indagine è in una fase preliminare e, dunque, è assolutamente prematuro e inopportuno trarre qualsiasi conclusione. Conoscono sia personalmente che per ovvi motivi politici la sindaca Cristina Santi e posso dire che è una brava persona. Sono sicuro riuscirà a dimostrare la propria estraneità ai fatti e la propria innocenza".

 

Le Lega non "scarica" la prima (o ex: si dimetterà? il comune verrà commissariato?) cittadina di Riva del Garda, l'unica realtà trentina di grandi dimensioni che il centro destra governava. Il segretario provinciale del Carroccio Diego Binelli non ha alcuna esitazione nella risposta, quando gli chiediamo se, almeno al momento, Cristina Santi, che si trova agli arresti domiciliari (QUI ARTICOLO), resta la scelta della Lega in vista delle prossime elezioni comunali, in programma il 4 maggio 2025.

 

"Assolutamente sì - prosegue il segretario leghista -: quanti processi abbiamo visto concludersi con l'assoluzione dell'imputato? Cristina Santi era e resta la nostra candidata. Come avviene in un paese democratico, si è innocenti sino a prova contraria, anche se oggi c'è la tendenza a celebrare subito i processi pubblicamente e condannare immediatamente".

 

Se per la Lega Cristina Santi era e resta la candidata alle elezioni comunali rivane, così non è per Fratelli d'Italia. E non certamente da oggi, visto che il partito di Giorgia Meloni ha ribadito più volte che il rapporto con la prima cittadina si era irrimediabilmente incrinato. Senza "se", senza "ma".

 

Oggi il presidente provinciale di Fdi Alessandro Iurlaro, che aveva dichiarato di essere pronto a schierare un proprio candidato (a "rischio" di perdere il comune a vantaggio di un centro sinistra unito) ma non disposto a tornare sui propri passi, si limita ad un "No comment".

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